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Cronaca

Gli avvocati di Terni contro gli “sciacalli” del virus: non speculiamo sulle cause contro medici e infermieri

La decisione del consiglio provinciale: valutare con il massimo rigore e responsabilità le richieste di intervento legale. L’Ordine dei medici: esprimiamo soddisfazione e ringraziamento

Il tam-tam aveva cominciato a rimbalzare sui social network accompagnato dall’hastag #nosciacalli. Perché proprio sui social è iniziato tutto. Oggi, una delibera del consiglio dell’ordine degli avvocati di Terni mette la decisione nero su bianco.

Il documento parte da una serie di segnalazioni “relative ad offerte di assistenza legale gratuita in tema di azioni di responsabilità nei confronti di medici e sanitari afferenti casi di contagi e/o decessi da Coronavirus che, per il loro contenuto, termini e modalità con cui risultano formulate e diffuse, appaiono tali da integrare palesi violazioni del codice deontologico forense”. In queste settimane non sono insomma mancate offerte da parte di alcuni studi legali, a Terni ma non solo, di possibilità di assistenza gratuita in caso di azioni risarcitorie nei confronti di operatori sanitari legati all’emergenza Covid19.

Comportamenti che l’ordine degli avvocati di Terni giudica “ancor più gravi e inaccettabili in considerazione del contesto di emergenza sanitaria nazionale, ove i medici e i sanitari sono impegnati in prima linea nel tentativo di arginare la pandemia e salvare vite, con incessanti sacrifici personali troppo spesso pagati con la propria vita”.

“Ogni speculazione dell’attuale contesto da parte di alcuni avvocati – dice la delibera - anche con ricorso inappropriato ai social network e ad altri canali di comunicazione di massa, dispensando consigli legali superficiali, non approfonditi e fuori luogo, peraltro tali da integrare forme di pubblicità vietata e che, soprattutto, dimenticano l’alta dignità e la responsabilità della categoria di appartenenza di fronte alla Costituzione, alle altre istituzioni forensi e dinanzi la comunità tutta, deve essere oggetto di ferma condanna e segnalata ai consigli nazionali e ai consigli distrettuali di disciplina competenti, ai fini dell’adozione dei provvedimenti disciplinari previsti dal codice deontologico forense”.

Ciò non toglie che l’avvocato debba spogliarsi del suo ruolo e della sua funzione: “Qualora risultino lesi dei diritti e sussistano eventuali responsabilità, non può aprioristicamente sottrarsi ai propri doveri anche in un momento drammatico come quello attuale, né appare opportuno manifestare pubblicamente la non accettazione ad assumere ipotetici mandati difensivi”.

Resta però la volontà di “esprimere piena e sincera solidarietà ai medici, agli infermieri, al personale paramedico e a tutti coloro a qualsiasi titolo impegnati nella lotta al Coronavirus e nella cura delle persone contagiate”.

Avvocati, patrocinatori e praticanti, sono dunque invitati a “valutare con il massimo rigore e responsabilità le richieste di intervento legale per presunte ipotesi di responsabilità medico/sanitaria, evitando ogni possibile azione strumentale, speculativa o conseguenza dello stato di frustrazione in cui taluno possa essere caduto a seguito della pesante situazione emergenziale in atto, mantenendo in ogni caso una doverosa riservatezza” oltre che ad un uso responsabile e ponderato dei social media, e comunque un assoluto rispetto delle norme deontologiche tutte, tra le quali quelle di decoro e probità”.

Forte è infine la condanna “di ogni forma di illegittima pubblicità, diretta e indiretta, nonché di ogni offerta di consulenza ed assistenza legale gratuita, anche veicolate per il tramite dei social network e altri canali di comunicazione di massa”.

La decisione dell’ordine degli avvocati viene accolta con “soddisfazione ed un sentito ringraziamento” dai medici della provincia di Terni.

“In particolare – spiega una nota dell’ordine dei medici chirurgi e degli odontoiatri della provincia di Terni - nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione tra i due ordini, si invitano anche i cittadini a segnalare all’ordine degli avvocati ogni forma di pubblicità nonché opera di consulenza ed assistenza legale gratuita, come auspicato dal presidente, avvocato Francesco Emilio Standoli, e dai suoi consiglieri”.

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