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Cronaca

Coronavirus, possibile coprifuoco spostato alle 23: lo scenario dettato dall’andamento epidemiologico

L’allungamento di un’ora potrebbe essere deciso in prossimità della data di venerdì 14 maggio quando sarà possibile avere un quadro completo, dopo i quattordici canonici necessari per monitorare gli effetti post riaperture

Uno scenario tutto da decifrare, monitorando settimanalmente l’andamento epidemiologico, a livello nazionale. Secondo quando riportato dal Corriere della Sera il coprifuoco potrebbe essere procrastinato di un’ora, ossia dalle 22 alle 23. Sarebbe questo il compromesso raggiunto dalla maggioranza di Governo, per consentire di modificare quella parte specifica del Decreto Legge, attualmente in vigore.

Gli step intermedi che anticiperebbero tale decisione sono tre. In primo luogo, venerdì 30 aprile, è prevista la consueta cabina di regia tra Istituto Superiorità di Sanità e Ministero. Naturalmente, tale valutazione ancora prematura, potrà comunque fornire i primi riscontri, in attesa di ponderare l’andamento epidemiologico agli effetti prodotti dalle riaperture.

Successivamente il secondo rilevamento sempre a cura della task force nazionale, 7 maggio, dove tra i dati emergeranno anche quelli influenzati - ad esempio - dall’utilizzo dei mezzi pubblici soprattutto da parte degli alunni tornati, per la larga parte, a seguire le lezioni in presenza. Infine ecco spuntare la data di venerdì 14 maggio dove, a fronte di una tracciatura più completa e livellata sui quattordici giorni canonici rispetto alla ripresa del 26 aprile, sarà possibile avere un aggiornamento più completo. Presumibile dunque che tale passaggio, dalle 22 alle 23, potrebbe avvenire – sperando in curva sempre più in fase discendente – a partire da lunedì 17 maggio.

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