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Cronaca

Coronavirus, curva pandemica in fase di stabilizzazione: “Il distretto di Terni tra i cinque attenzionati dalla Regione Umbria”

“La vaccinazione rimane lo strumento fondamentale per combattere la pandemia ma, soprattutto, per evitare gravi conseguenze per la salute delle persone che contraggono il virus” afferma l’assessore Luca Coletto

Una curva epidemica in fase di stabilizzazione, dopo un periodo di costante anche se lieve aumento. Il Nucleo epidemiologico regionale ha fornito un nuovo aggiornamento settimanale, concernente l’andamento del trend pandemico nella Regione Umbria. L’inversione di tendenza è confermata anche da un altro indicatore ossia la media mobile a sette giorni. Sono cinque i distretti monitorati dove l’incidenza è superiore a 50 casi, per 100 mila abitanti. Nella fattispecie Terni (67), Orvieto (97), Foligno, Assisi e Valnerina che arriva a 211 casi su 100.000 abitanti. Dallo studio emerge – inoltre - che l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti è pari a 54 casi, per 100 mila abitanti. Anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si abbassa attestandosi ad un valore di 1,19. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra, anche in questa settimana, una maggior distribuzione dei casi nelle classi di età più giovani (0-18 anni), in particolare tra i 6-10 anni, con tassi superiori alla media regionale.

“I dati – sostiene l’assessore alla Salute Luca Coletto – evidenziano come anche in Umbria stiamo assistendo ad una ripresa della circolazione virale. L’aumento dei casi positivi – spiega l’assessore - se da una parte è dovuto ad un’impennata del numero dei test antigenici rapidi determinata dall’obbligatorietà del green pass e dall’apertura delle scuole che ha influito sui bambini in età non vaccinabile, dall’altra è causato dalla ripresa della vita sociale al chiuso. Inoltre dalla circolazione dei soggetti non vaccinati unita ad un calo di attenzione verso le misure di prevenzione ovvero uso della mascherina, distanziamento e igiene delle mani, che sono e saranno ancora importantissimi. Lo dimostra il fatto che, proprio in questo periodo, al contrario dello scorso anno, assistiamo ad una recrudescenza della circolazione di virus respiratori che non è stata registrata quando le misure restrittive erano decisamente alte. La vaccinazione comunque – conclude Coletto – resta lo strumento fondamentale per combattere la pandemia ma, soprattutto, per evitare gravi conseguenze per la salute delle persone che contraggono il virus"

Ed ancora: "A dimostrazione di ciò - afferma Coletto – va detto che tra le persone ricoverate in ospedale a reagire meglio alle cure sono proprio i soggetti vaccinati, anche con più patologie pregresse, piuttosto che persone giovani non vaccinate che in maniera più prevalente stanno necessitando delle cure in terapia intensiva”. La Direzione regionale alla Salute, in queste giornate in cui si celebra la solennità di tutti i Santi e si commemorano i defunti, invita i cittadini ad osservare in modo rigoroso tutte le misure anticovid a tutela del benessere della comunità. 

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