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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Giove “zona rossa”, test rapidi e tamponi per dare la caccia al Coronavirus

Via all’isolamento del territorio, nessuno entra e nessuno esce. Il sindaco Parca: provvedimento per tutelare la salute della popolazione

Test rapidi e tamponi per dare la cacia al Covid19 ed avere una “dimensione del fenomeno”. Giove diventa “zona rossa”: nessuno entra e nessuno esce dal territorio comunale, focolaio di una diffusione del Coronavirus che conta una trentina di contagi su una popolazione che sfiora le duemila unità.

alvaro parca-2“I contagi – dice il sindaco, Alvaro Parca – sono al momento circoscritti al centro storico del borgo e interessano alcuni nuclei famigliari. SI tratta della conclusione di un percorso volto alla tutela della salute della popolazione”.

La Regione, che da un paio di settimane tiene d’occhio la situazione, parla però di “infezione latente” e della necessità di approfondire la mappatura dei contagi. Soprattutto per evitare una ulteriore “esplosione” dei contagi, che renderebbe molto difficile gestire la situazione.

La decisione della giunta regionale arriva nello stesso giorno in cui viene invece “liberata” la frazione di Pozzo di Gualdo Cattaneo. “Due settimane fa a Pozzo, si imponeva una necessità di chiusura a fronte del mancato rispetto delle direttive sanitarie”, ha ricostruito l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto. La catena del contagio a Pozzo sembra sia riconducibile ad una “festa di laurea. Dopo la chiusura, c’è stato un monitoraggio con tamponi e test rapidi. La situazione stabilizzata, chi aveva necessità è stato curato, anche a livello domiciliare. La situazione fotografata ad oggi, ci dà la possibilità di liberare Pozzo”.

“Giove – è sempre Coletto - si presenta con un’infezione latente che è stata monitorata con tamponi e test rapidi. La decisione è quella di chiudere per mantenere sotto controllo la situazione”.

“La circoscrizione di un territorio specifico – ha aggiunto la presidente Tesei – nasce dalla necessità di un intervento più mirato. Tuttavia, le norme di contenimento rimangono tutte valide ed efficaci fino a nuove disposizioni, probabilmente fino ai primi di maggio. Nessuno durante questo periodo è autorizzato ad uscire dal proprio comune”.

L’ordinanza sarà dunque trasmessa alla prefettura, alla Usl Umbria 2 e alle forze dell’ordine che dovranno vigilare sul rispetto dei divieti. Divieti che saranno in vigore, salvo proroghe, per i prossimi 14 giorni.

Ordinanza Giove-2

Nel frattempo, le autorità sanitarie avranno il compito di scandagliare il territorio e capire le situazioni del contagio attraverso gli strumenti a disposizione, ossia test rapidi e tamponi.

“Seguiremo con rigore le disposizioni – dice il sindaco Parca - e speriamo di arrivare al termine di questo periodo senza avere la necessità di ulteriori prolungamenti”.

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