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Cronaca

Coronavirus, come comportarsi in caso di positività. Nuove direttive sull’isolamento: tutte le casistiche previste

Un vademecum utile ed il monito: “Divieto ai contatti stretti ed ai soggetti sintomatici di recarsi presso le farmacie o le strutture sanitarie per effettuare tamponi rapidi”

“Il sistema è sovraccarico. Cerchiamo di comportarci con coscienza e spirito civico”. Riportiamo un vademecum utile all’interno del quale è possibile accertare tutte le casistiche, concernenti i comportamenti da assumere in caso di positività al Coronavirus.

I pazienti positivi al tampone molecolare saranno in isolamento, con tampone di guarigione programmato. Inoltre, una volta contattati dal Dipartimento di igiene, dovranno comunicare i contatti stretti che hanno avuto dalle 48 precedenti dell'inizio dei sintomi o dal giorno del tampone, se asintomatici. Nell'attesa di essere contattati è opportuno preparare la lista, delle persone con i contatti telefonici.

Per i pazienti positivi al tampone rapido, poiché eseguito da un sanitario, viene equiparato al molecolare. Pertanto il comportamento da seguire è il medesimo già riportato in precedenza. Diverso il discorso per i test fatti in autonomia a casa. In tal caso è necessaria la conferma con il molecolare che dovrà essere richiesto dal medico di famiglia. I soggetti risultati positivi al Covid pertanto dovranno rimanere in isolamento contumaciale almeno per 10 giorni, di cui gli ultimi tre senza sintomi, ed avere un test molecolare negativo effettuato alla scadenza dell’isolamento stesso. Nel caso in cui quest’ultimo tampone risultasse positivo l’isolamento proseguirà per ulteriori sette giorni, al termine dei quali seguirà ulteriore tampone.

Il tracciamento dei contatti stretti e la loro individuazione sono a carico del Dipartimento di igiene e non dei medici di famiglia, così come la predisposizione dei loro tamponi. I contatti stretti, in ambito scolastico, sono automaticamente in isolamento domiciliare per 14 giorni senza necessità di tampone di guarigione che va richiesto tramite il proprio curante, solo in caso di sintomi. Per i contatti stretti non in ambito scolastico vengono eliminati i tamponi cosiddetti ‘Al tempo 0’. Permane il test finale che viene predisposto dal Dipartimento di igiene.

La gestione del contatto con un positivo viene ulteriormente delineata. Pertanto se il soggetto venuto a contatto con un positivo è vaccinato, con ciclo completo da almeno 14 giorni, dovrà rimanere in quarantena per 7 giorni, al termine dei quali dovrà risultare negativo a un tampone molecolare o un test antigenico. In alternativa restare in isolamento per 14 giorni al termine dei quali potrà uscire dall’isolamento senza l’esecuzione di un test diagnostico.

Se il soggetto venuto a contatto con un positivo non è vaccinato con ciclo completo, dovrà restare in quarantena per 10 giorni al termine dei quali dovrà avere un tampone molecolare o test antigenico con risultato negativo. “Si ricorda che da direttiva regionale è fatto divieto, ai contatti stretti ed ai soggetti sintomatici, di recarsi presso le farmacie o le strutture sanitarie per effettuare tamponi rapidi”.

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