rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, conto alla rovescia per il nuovo monitoraggio: Umbria sospesa fra zona arancione e rossa

Domani le decisioni della cabina di regia per la gestione dell’emergenza sanitaria: sulla regione pesano l’indice di contagio e il “rischio alto”. L’analisi di Gammaitoni: infetti in diminuzione in Italia ma non da noi

“C’è qualcosa di sorprendente nei dati dell’Umbria. Non in senso positivo, purtroppo”. Alla vigilia della riunione della cabina di regia per la gestione dell’emergenza Coronavirus che definirà la nuova collocazione delle regioni in Italia, una analisi di Luca Gammaitoni, professore ordinario di fisica sperimentale all’Università degli studi di Perugia mette in evidenza alcuni elementi che potrebbero far scivolare l’Umbria dalla fascia arancione – quella in cui si trova attualmente – alla rossa.

Gammaitoni rileva infatti che “il numero complessivo degli attualmente infetti in Italia in questi giorni volge verso il basso. Segno che questi stanno calando e l’epidemia migliora. In Umbria, al contrario, la curva è ancora in fase di crescita. Perché?”, si domanda il docente.

“Ci sono due possibili risposte”, secondo Gammaitoni. La prima è che “c’è un problema sui dati dell’Umbria”, ipotesi che però “sebbene possibile – rileva il professore - non sembra probabile”. L’altra opzione è che i dati attuali siano “la conseguenza del comportamento degli umbri nelle settimane del Natale” che potrebbe essere stato “diverso dal resto degli italiani”.

“Le statistiche percentuali su positivi/tamponi – spiega ancora Gammaitoni - secondo me non hanno senso. Detto questo, se non c’è un chiaro errore sistematico nell’acquisizione dei dati resta la seconda ipotesi: il comportamento è stato diverso ed ha generato i molti focolai che si sono generati, sia nelle RSA che nelle scuole, che nei nuclei familiari allargati”.

L’ultimo monitoraggio attribuiva all’Umbria un indice di contagio prossimo a 1 e un “rischio alto”. Elementi che, sembra, non siano cambiati negli ultimi giorni e che potrebbero fare il paio con quelli rilevati dal professor Gammaitoni e che dunque andrebbero a definire la permanenza dell’Umbria in zona arancione almeno per un’altra settimana o, nella peggiore delle ipotesi, un irrigidimento delle restrizioni e dunque la scelta di collocare la regione nella fascia di rischio rossa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, conto alla rovescia per il nuovo monitoraggio: Umbria sospesa fra zona arancione e rossa

TerniToday è in caricamento