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Cronaca

Coronavirus, l’Umbria passa dalla fascia di rischio basso a moderato: i dati della cabina di regia

L’incidenza settimanale a livello nazionale è in rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100 mila abitanti

Un passaggio dalla fascia di rischio basso a moderato. È quanto emerge, per la regione Umbria, dal monitoraggio effettuato dalla cabina di regia, concernente l’andamento della pandemia in Italia. L’aggiornamento fa riferimento alla settimana 22-28 ottobre. In tal senso restano solo tre regioni nella fascia critica meno elevata ovvero Basilicata, Sardegna e Valle d’Aosta. L’incidenza settimanale a livello nazionale è in risalita: 46 per 100 mila abitanti (22/10/2021 –28/10/2021) rispetto a 34 per 100.000 abitanti di quella precedente, come riportano i dati evidenziati dal Ministero della Salute.

Nel periodo 6 ottobre - 19 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,83 – 1,16), appena al di sotto della soglia epidemica è in aumento rispetto alla settimana precedente. Al di sopra della soglia epidemica è Rt “augmented” (Rt=1.14 (1,13-1,16) al 19/10/2021), calcolato su dati parzialmente completi e parzialmente imputati per l’ultima settimana. Aumenta e supera la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,13 (1,07-1,19) al 19/10/2021 vs Rt=0,89 (0,84-0,93) al 12/10/2021). Si ritiene che le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28/10). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 4,5%.

Diciotto Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti tre Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. Tredici Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (6.264 vs 4.759 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Aumenta lievemente la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (20% vs 19%).

Le conclusioni del report

L’incidenza settimanale a livello nazionale è in rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e intorno alla soglia epidemica; la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e sopra la soglia epidemica. Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica.
I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia Coronavirus non sono più in diminuzione.

Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

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