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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Corruzione, droga e falso: indagati due carabinieri della compagnia di Foligno

La procura della Repubblica di Spoleto ha aperto un fascicolo a carico dei due militari per presunti illeciti durante il servizio: “Chiesti 5mila euro ad una persona sottoposta agli arresti domiciliari”

Due carabinieri della compagnia di Foligno sono stati indagati dalla procura della Repubblica di Spoleto per i reati di concussione, falso in atto pubblico e tentativo di cessione di droga.

“La Procura dovrà valutare all’esito delle indagini se la notizia di reato sia fondata e dovrà sottoporre le proprie valutazioni al giudice”, scrive il procuratore Alessandro Cannevale in merito all’indagine seguita dai sostituti procuratori titolari del fascicolo, Michela Petrini e Vincenzo Ferrigno, e che riguarda i due militari, dopo che il 13 ottobre scorso è stata effettuata una perquisizione personale, locale e informatica di alcune stanze della caserma di Foligno in via Garibaldi.

“Il brigadiere Gianluca Insinga non è coinvolto in alcun modo nei reati di concussione e spaccio oggetto delle indagini della procura di Spoleto – spiega in una nota lo studio legale Brunelli che assiste uno degli indagati (l’altro è difeso dall’avvocato Gloria Loreti) - Nei suoi riguardi è ipotizzata la sola accusa di falso. Confidiamo quanto prima di chiarire la sua estraneità anche rispetto a questa meno grave imputazione”.

La procura di Spoleto ipotizza che sia stato chiesto denaro, 5mila euro, a un uomo sottoposto agli arresti domiciliari, che sia stato posto in essere un tentativo di spaccio di droga, un accesso abusivo a sistemi informatici, effettuati, per la magistratura, per fini personali e un falso in atto pubblico.

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