rotate-mobile
Cronaca

Covid, che Natale sarà: mascherine all’aperto, feste e veglioni “sconsigliati”. Cosa rischia l’Umbria

Domani la cabina di regia del Governo sulle nuove regole, provvedimenti al vaglio anche del comitato tecnico scientifico regionale. Contagi, ricoveri e terapie intensive: la situazione

Nei giorni scorsi si è riunito il comitato tecnico scientifico regionale per “una valutazione approfondita del mutato scenario epidemiologico e per le eventuali azioni di contenimento da mettere in atto nei prossimi giorni” con l’obiettivo di contrastare il nuovo incremento di contagi Covid e i rischi connessi al diffondersi della variante Omicron. Le indicazioni del Cts saranno oggetto di ulteriori valutazioni da parte dell’esecutivo regionale e verranno probabilmente messe a confronto anche con le decisioni che arriveranno da Roma. Domani, infatti, è prevista la riunione della cabina di regia del Governo per individuare quali strategie mettere in atto.

La situazione in Umbria

Anzitutto, i dati. Perché è da questi che si comincia per le valutazioni e per eventuali provvedimenti. Si passa in zona gialla con incidenza oltre i 50 casi ogni centomila abitanti, 15 per cento di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari, e 10 per cento di posti letto occupati nelle terapie intensive Covid. Per la zona arancione, incidenza superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 30 per cento di posti letto occupati nei reparti ordinari e 20 per cento nelle terapie intensive. Per la zona rossa, incidenza sempre superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 40 per cento di posti letto occupati nei reparti ordinari e 30 per cento nelle terapie intensive.

Secondo le elaborazioni di Agenas sui dati riferiti a ieri, 21 dicembre, l’Umbria ad oggi ha un’incidenza di 71,44 casi ogni centomila abitanti, è occupato il 10 per cento dei posti di terapia intensiva e l'8 per cento nell’area non critica. I parametri sembrano dunque scongiurare “strette” immediate. Ma l’analisi dell’evoluzione dei contagi evidenzia in maniera chiara che la curva è in salita. E dunque, prevenire è sicuramente la soluzione migliore.

I possibili provvedimenti

Le decisioni che arriveranno da Roma potrebbero dunque essere “rafforzate” in base ai possibili scenari umbri. Il Governo sembra comunque intenzionato a tenere nel cassetto eventuali lockdown, cominciando semmai a delle “raccomandazioni” per i giorni del Natale: evitare assembramenti, buffet e contatti con i non vaccinati, soprattutto in presenza di persone fragili. Per accedere a ristoranti al chiuso, cerimonie pubbliche, cinema e teatri basterà l'attuale Super Green pass, quindi due dosi di vaccino o essere guariti.

Modifiche, anche piuttosto importanti, potrebbero arrivare dal 27 dicembre: green pass di durata ridotta (da 9 a 6 mesi), possibilità di acceder ad alcune attività solo in presenza della terza dose di vaccino oltre a feste in discoteca ed eventi in piazza “sconsigliati”. Tant’è vero che anche per il capodanno Rai in Ast a Terni si deciderà soltanto dopo il 27 dicembre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, che Natale sarà: mascherine all’aperto, feste e veglioni “sconsigliati”. Cosa rischia l’Umbria

TerniToday è in caricamento