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Cronaca Guardea

Detenuti condannati al lavoro per la collettività: l’iniziativa del Comune

Convenzione dell’amministrazione di Guardea con il tribunale di Terni: si tratta di un prestazione non retribuita in diversi ambiti del sociale

Darà la possibilità al Comune di Guardea di poter utilizzare soggetti condannati dal tribunale di Terni per lavori di pubblica utilità, la convenzione che il sindaco stipulerà con il presidente del tribunale di Terni. La decisione è stata assunta dal Consiglio comunale che ha delegato proprio il sindaco a rappresentare l’ente nella firma dell’intesa con l’organo di giustizia provinciale per utilizzare persone condannate in prova. L’iniziativa prende le mosse dall'art. 168 bis del codice penale il quale prevede che, su richiesta dell'imputato, il giudice può sospendere il procedimento e stabilire la messa alla prova, sulla base di un programma di trattamento predisposto dall'ufficio di esecuzione penale esterna, subordinato all'espletamento di una prestazione di pubblica utilità.
Tale lavoro consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni, le aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni, anche internazionali, che operano in Italia, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, nel rispetto delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative dell'imputato. 
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