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Cronaca

Coronavirus, una grande risposta dopo i sacrifici fatti dai ternani. Imperativo: non molliamo proprio ora

I numeri del contagio restituiscono finalmente le risposte attese: record di guariti in città e appena tre nuovi casi nell’ultima settimana nonostante gli oltre seimila tamponi su scala regionale

Una prima grande ed importante risposta arriva, dopo i sacrifici fatti nel restare a casa. Dai dati diffusi dalla Regione dell’Umbria la città di Terni saluta con enorme soddisfazione gli ultimi aggiornamenti. Sale a trentuno il numero di guariti, appena tre nuovi casi nell’ultima settimana e soprattutto un numero di attualmente positivi pari a 70, di questi nove ricoverati all’ospedale. Se estendiamo i numeri a livello regionale è possibile constatare un altro elemento: su oltre 6000 tamponi effettuati sono appena 130 le persone Covid+ nell’ultima settimana, con una decrescita significativa anche di soggetti usciti dall’isolamento. 

La Pasqua anomala

Una festività anomala, sicuramente sofferta, lontana da quelle tradizioni che accomunano il nostro territorio. Dall’impossibilità di poter andare a trovare i propri cari fino al vivere appieno riti e celebrazioni come l’eucarestia del giovedì santo, la processione del venerdì e la messa del sabato sera/domenica mattina. Senza poi dimenticare la scampagnata di Pasquetta nei luoghi più comuni e vicini al capoluogo. C’è da stringere assolutamente i denti, non mollare proprio ora e aiutare chi, ogni giorno, combatte in trincea questo nemico oscuro.

I numeri più che confortanti testimoniano come, la stragrande maggioranza dei ternani, abbia contributo appieno ad evitare la diffusione del contagio. Senza gridarlo ad alta voce se analizziamo il rapporto tra somma contagi e mille abitanti si può accertare come sia tra i più bassi in Italia, a livello di capoluoghi di provincia. Tutto ciò non deve illuderci, tutt’altro. E’ questo il momento decisivo: non molliamo proprio ora, non vanifichiamo quanto di buono fatto fin qui. Restiamo a casa. All’inizio della pandemia si diceva: andrà tutto bene. Aggiungiamo: se tutti contribuiremo fino in fondo.  

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