Emergenza Coronavirus: indice di contagio e “rischio alto”, l’Umbria in bilico sulla zona rossa
Il prossimo monitoraggio è atteso per venerdì 29 gennaio e deciderà in quale fascia andrà a collocarsi la regione dalla giornata del 31
L’Umbria rischia di finire in zona rossa. Un percorso inverso rispetto a quello che invece potrebbe toccare alle altre regioni che condividono con il cuore verde d’Italia l’attuale fascia di rischio per l’emergenza Coronavirus.
Oltre all’Umbria, ad oggi le regioni “arancioni” sono Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Valle d'Aosta, Sardegna e Lombardia.
Veneto, Emilia, Lazio, Liguria e Marche sembrano essere le realtà con le più concrete opportunità di incassare una “promozione” e arrivare in una fascia in cui le limitazioni sono più soft.
Per l’Umbria, invece, il percorso potrebbe essere inverso a causa dell’indice di contagio (Rt) che sfiora 1) e un rischio complessivo giudicato “alto” per la terza settimana consecutiva secondo l’ultimo monitoraggio.
Il prossimo monitoraggio è atteso per venerdì 29 gennaio e sarà basato su dati della settimana dal 18 al 24 gennaio, con un aggiornamento fino al 27 gennaio. Poi sabato 30 potrebbero arrivare le nuove ordinanze del ministero della salute, eventualmente in vigore già da 24 ore dopo, domenica 31 gennaio 2021.
Nessuna regione italiana al momento ha numeri da zona bianca, ovvero dove la circolazione del virus è così bassa e la pressione sul sistema sanitario così ridotta che si possono allentare praticamente tutte le restrizioni.