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Cronaca

Calvario giudiziario per una donna: brava mamma per un giudice, pessima per un altro

In un procedimento è stata ritenuta adatta come genitore del figlio avuto con l’attuale compagno, in un altro caso non è adeguata per i bambini avuti da un precedente rapporto

Per un giudice è una mamma modello per il figlio avuto con l’attuale compagno, per un altro giudice non è una madre in grado di accudire i figli avuti da un precedente rapporto sentimentale.

Il primo pronunciamento viene dal tribunale per i minori di Perugia e fa seguito ad un intervento delle forze dell’ordine per una lite di coppia. Secondo la relazione degli assistenti sociali si era trattato di un momento di crisi, ma che adesso la situazione era “complessivamente positiva” e che “in merito a quanto emerso dall’indagine socio-ambientale svolta, si ritiene che al momento non vi sia necessità di interventi di tutela in merito al piccolo (…) che denota una crescita sana, regolare e abbastanza serena”.

Nell’atto del tribunale che archivia il caso, però, si legge il risvolto: “La situazione si è nel complesso evoluta positivamente, seppur la coppia genitoriale provi comprensibile sofferenza per il distacco dagli altri figli” della donna “collocati dal padre”.

La signora ha altri due figli, infatti, avuti da una precedente relazione. La figlia, fino all’anno scorso, poteva vedere la madre e rimanere a dormire da lei. Poi le è stata tolta perché l’ambiente non è stato ritenuto idoneo. Il figlio, invece, non vede la madre da oltre sei anni per decisione del tribunale. Nella vicenda si è inserito un altro tassello in quanto la donna e l’ex sono in contrasto sulla vaccinazione dei figli: lei contraria, lui favorevole.

La coppia, assistita dall’avvocato Gianni Dionigi, ha intenzione di avviare tutte le iniziative giudiziarie per risolvere la situazione.

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