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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"I soldi di Stefano Bandecchi per la campagna elettorale di Vincenzo Bianconi: ecco il documento"

Finanziamenti politici Unicusano, il sostegno del patron della Ternana per la campagna elettorale alle Regionali per l’Umbria del 2019. "Ma se la sua offerta fosse arrivata oggi, non avrei accettato quelle risorse"

Soldi e politica. E l’affaire Bandecchi ogni giorno si arricchisce di una pagina. La novità di oggi porta la firma di Tag24, quotidiano online dell’Università Niccolò Cusano di Roma, di cui Stefano Bandecchi è fondatore e presidente del consiglio di amministrazione e che da qualche giorno è ormai al centro della cronaca politica e giudiziaria dopo il sequestro – da parte della guardia di finanza di Roma su mandato della procura della Repubblica della Capitale – di circa 20 milioni di euro (poi in parte sbloccati) per una presunta evasione fiscale. Insomma, una sorta di “autoscoop” che dimostrerebbe come i finanziamenti politici di Unicusano siano stati, negli anni, bipartisan.

Ecco la prova esclusiva dei finanziamenti dati al candidato del Pd – scrive in un articolo Tag24 - Il fondatore dell’Ateneo e presidente del Cda Stefano Bandecchi negli scorsi giorni aveva dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni di aver finanziato in passato anche uomini del Pd, specificando di non aver mai guardato ai partiti piuttosto agli ideali”.

Il riferimento è ad un presunto finanziamento a Vincenzo Bianconi, candidato civico del centrosinistra alle elezioni regionali dell’Umbria del 2019. La querelle si inserisce nel dibattito che in queste ore riguarda le Regionali del Lazio e – in particolare – le dichiarazioni del Pd laziale che “per bocca di Alessio D’Amato candidato del centrosinistra alle regionali del Lazio – scrive ancora Tag24 - ha negato che il suo partito avesse mai incassato finanziamenti da parte di Unicusano o società riconducibili a Bandecchi, chiedendo chiarimenti a Francesco Rocca candidato del centro destra sulla natura dei 10mila euro versati sul suo conto”.

documento bianconiIl quotidiano online di Unicusano ha invece “scovato” un documento che dimostra come “il finanziamento al Pd è arrivato nell’ottobre del 2019 a favore del candidato presidente alla Regione Umbria Vincenzo Bianconi candidato civico sostenuto da Pd e M5S. Nel documento si può evincere come la Società delle Scienze Umane, con sede in via Don Carlo Gnocchi 3 a Roma, della quale Stefano Bandecchi risulta come presidente (almeno alla data del finanziamento a Bianconi, ndr) nel consiglio di amministrazione del 18 ottobre 2019 abbia deliberato la donazione di 10 mila euro “come scopo di finanziamento dell’attività politica del signor Vincenzo Bianconi, candidato presidente del centrosinistra alle Regionali dell’Umbria”.

In realtà, Bianconi – che oggi fa parte del gruppo misto in consiglio regionale – non era un candidato del Pd, ma espressione civica che ha ottenuto il sostegno da parte del centrosinistra, compreso il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle.

Riportiamo di seguito e in forma integrale il post che Vincenzo Bianconi ha scritto in riferimento alla vicenda del finanziamento.

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Alla giornalista che mi ha telefonato mentre ero alla guida per portare mio figlio agli allenamenti di calcio ad Ascoli ho chiesto il tempo di verificare con il mio commercialista “elettorale” di allora, specificando che, se avevo ricevuto dei soldi da lui, questi sicuramente sarebbero stati in evidenza tra i documenti depositati in tribunale nel rispetto della legge vigente. Gli ho chiesto di darmi un po’ di tempo per poterlo verificare perché a distanza di 3 anni non potevo dare certezze in merito.

Purtroppo ho visto questa mattina che lei non ha potuto resistere.. ed ha mistificato le cose mettendo in mezzo anche il PD ed i 5stelle, che ora con assoluta certezza posso dire che nulla ci azzeccano.

“Non ho mai incontrato Bandecchi, nemmeno nel 2017 quando insieme alla mia famiglia abbiamo invece accolto Ranucci nel nostro albergo, l’unico rimasto agibile dopo il sisma del 2016 (purtroppo ad oggi ancora l’unico sui 4 che avevamo). Non so di chi è stato il merito di aver portato la Ternana in ritiro estivo a Norcia, in una cittadina ancora devasta dal terremoto di pochi mesi prima. Di certo è stato un gesto di sensibilità e vicinanza.

Venire a Norcia prima del terremoto del 2016 per le squadre di calcio era motivo di vanto, venirci nell’estate del 2017 era tutto un altro paio di maniche. Un bel gesto nei confronti di Norcia che abbiamo in moltissimi apprezzato, come anche il pomeriggio che in piazza San Benedetto fu dedicato ai bambini di Norcia che giocarono e si divertirono insieme ai quei calciatori.

Un momento di gioia e serenità in mezzo alla montagna di problemi e sofferenze di quei mesi che non posso dimenticare.

Ora, come allora, posso dire che nel momento di maggior bisogno per la nostra comunità anche la Ternana c’è stata e sono grato, ora come allora, a tutta la società per aver avuto il coraggio di quel gesto.

Non ho incontrato l’imprenditore Bandecchi, nemmeno a seguito di un suo contributo di diecimila euro a sostegno della mia campagna elettorale, in cui ero da civico il candidato alla presidenza della Regione Umbria della coalizione di centro sinistra. In quel tempo ci tengo a ricordare a tutti che Bandecchi non aveva alcun procedimento di accertamento in essere e sicuramente nessuno a mia conoscenza. Chiarisco che se la sua offerta di finanziare la mia campagna elettorale fosse arrivata oggi, non avrei accettato quelle risorse… nel dubbio di un procedimento di accertamento come questo, avrei sicuramente ritenuto più corretto attendere il suo epilogo.

Ci tengo a chiarire che quel contributo come i pochi altri che ho avuto (visto che il 60% della mia campagna elettorale me la sono pagata da solo) è stato come tutti gli altri, a norma di legge, notificato al collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte di appello del Tribunale di Perugia e, per conoscenza, al presidente del consiglio regionale della Regione Umbria Marco Squarta di Fratelli d’Italia.

Da quello che mi ha detto la giornalista che mi ha chiamato, il patron di Unicusano ha motivato il finanziamento nei miei riguardi come atto rivolto alla mia persona, all’imprenditore Bianconi e non al contesto politico che mi sosteneva.

Mi è stato chiesto poi da lei come mi spiego questo gesto?

Ho risposto che da uomo di impresa, immagino che forse lui abbia apprezzato il sacrificio ed il coraggio di una famiglia di imprenditori come la mia che, dopo aver perso oltre l’80% della propria azienda, costruita in 160 anni di sacrifici, ha continuato a lavorare senza licenziare i propri collaboratori, senza mollare mai, adattandosi anche a fare ristorazione per mesi e mesi a denti stretti, addirittura sotto un tendone dove insieme ai suoi impagabili collaboratori ha lavorato con temperature esterne che andavano dai -10 ai +40 gradi centigradi.

Quanto poi alla mia opinione sull’inchiesta in atto, vi dico che aspetto che siano i giudici a fare chiarezza. Ho assoluta fiducia nella legge e sono sempre stato garantista, dunque considero chiunque innocente fino all’ultimo grado di giudizio.

Ovviamente se Bandecchi dovesse risultare responsabile di quanto è oggetto di indagine, mi aspetto che possa risarcire completamente il Fisco, che significa risarcire gli italiani.

Mi auguro poi che se Bandecchi risultasse non colpevole che la sua credibilità ed immagine pubblica possano essere ripristinate, dando uguale visibilità nei media alla sua innocenza.

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