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Cronaca

Umbria in “overdose” da giornata contro la droga. E invece è un dramma tra ricoveri, morti e sospetti

La Lega esulta, il Movimento 5 Stelle si prende i meriti per il test ai politici, che però sarà soltanto su base volontaria. Intanto le statistiche dicono che Terni e Perugia sono ai vertici in Italia per consumo di eroina

La Lega si intesta i meriti, il Movimento si appunta le stellette. Cose normali in tempi di campagna elettorale. Ma dietro i comunicati e gli slogan social, la situazione è drammatica. Ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge per istituire una “giornata regionale di lotta alla droga”, che nasce con l’obiettivo di “informare l’opinione pubblica sulle problematiche indotte dal consumo di stupefacenti e instaurare un percorso educativo, a partire dalle scuole”. Come se la questione non fosse già nota. Ma va bene.

Inoltre, il testo è stato emendato da due proposte della minoranza tra cui quella del Movimento 5 Stelle che introduce il test antidroga per i politici, ossia per i rappresentati di Regione, Province e Comuni, ma su base volontaria e a pagamento. Ancora meglio.

L’altro emendamento dell’opposizione impegna la giunta a “prevedere un piano di prevenzione di concerto con le istituzioni scolastiche, con gli enti del servizio sanitario regionale, con gli enti locali e con le associazioni del Terzo settore, previa intesa con la commissione regionale d’inchiesta analisi e studi su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio e narcotraffico”. Chiaro, no?

Insomma, l’Umbria avrà la sua giornata contro la droga: una, in tutto l’anno, come se nel resto dei mesi la battaglia venisse sospesa. E i politici che vorranno, potranno pagarsi un test antidroga e mostrare che è immacolato. Per essere la regione che, secondo la relazione al Parlamento, è messa peggio per quanto riguarda il consumo di eroina, sembra essere proprio un risultato eccellente.

Terni e Perugia vantano – si fa per dire – numeri da record in Italia in quanto ad uso di eroina. Secondo il portale geoverdose, su tutto il territorio regionale da gennaio ad oggi ci sono state una morte certa, una sospetta e cinque ricoveri per abuso di sostanze. Quali? Eroina in oltre la metà dei casi, un cocktail di droghe e alcool in un caso, metadone non prescritto in un caso e sostanze da accertare in un caso. A Terni l’età media delle persone coinvolte è di 23 anni, a Perugia di 45.

Un paio di anni fa, di questi tempi, Terni e l’Umbria salivano agli altari della cronaca per la morte di due adolescenti, Flavio e Gianluca, uccisi in una notte d’estate ternana – che sembrava essere come tutte le altre, ma non lo era - da un micidiale cocktail di metadone. Qualche mese dopo, ad Amelia una ragazza moriva nella notte del suo diciottesimo compleanno per una overdose da eroina, accompagnata dall’abuso di alcool e chissà cos’altro.

In questi anni, in questi mesi e in queste settimane, il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, ha più volte detto che i suoi appelli rispetto alla necessità di intervenire in maniera seria e profonda su questo tema sono rimasti inascoltati da tutte le istituzioni.

Ecco perché sarebbe stato importante – almeno – che il consiglio regionale dell’Umbria avesse indicato, ad esempio, la data del 7 luglio (quando sono morti Flavio e Gianluca) come giornata regionale contro la droga e che alle belle parole di circostanza e alle scaramucce elettorali, fossero seguiti fatti veri, concreti. Quali? Beh, forse un test anti droga “su base volontaria” non è abbastanza.

  

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