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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Via dalle bombe, Terni accoglie i primi profughi dall’Ucraina

Si tratta di donne e bambini che saranno ospitati da persone che hanno messo a disposizione alcuni alloggi o da familiari residenti in città. L’impegno della Caritas diocesana e delle parrocchie: raccolte di denaro, integrazione e sostegno spirituale

“Sono famiglie provate, che hanno fatto lunghi viaggi in condizioni proibitive portando con loro solo l’essenziale, come la famiglia di Giulia, Alina e i tre bambini dai 5 ai 9 anni provenienti da Ternopil città di 300mila abitanti tra Lepoli e Kiev. A loro diamo tutto il sostegno possibile, anche economico, perché non sempre possono fare affidamento sulla rete familiare. Per questo abbiamo attivato l’accesso all’emporio solidale con la tessera emergenza Ucraina, per consentire loro di avere generi alimentari e per l’igiene”.

A parlare è padre Stefano Tondelli, direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia che spiega come a Terni siano arrivati i primi profughi della guerra in Ucraina.

20220302_110817a-2“La solidarietà diffusa verso i profughi ucraini messa in atto in questi giorni sul nostro territorio ha permesso di dare aiuto e accoglienza ai nuclei familiari, in gran parte donne con figli piccoli, ospitati da persone che hanno messo a disposizione alloggi o da familiari qui residenti”, aggiunge padre Stefano.

Altri nuclei familiari sono in arrivo in queste ore: una donna con 5 bambini e un’altra famiglia, saranno accolti in alcune canoniche che i parroci hanno messo a disposizione. È stato chiesto alle parrocchie di farsi carico, come comunità, di queste persone, per seguirle e accompagnarle nel loro inserimento sociale in questa fase per loro davvero difficile.

“La rete della Caritas diocesana per la ricerca di sistemazione per i profughi con i giovanissimi volontari – spiega una nota - ha trovato molta collaborazione in tante persone che si sono rese disponibili a mettere a disposizione parzialmente o totalmente propri alloggi per accogliere quanti fuggono dall’Ucraina”.

L’accoglienza messa in campo dalla Chiesa diocesana, oltre all’ospitalità presso strutture e alloggi privati che possono accogliere alcuni nuclei familiari, sta attivando anche il sistema di accoglienza di richiedenti protezione internazionale, affidata all’associazione di volontariato San Martino, in collaborazione con la prefettura di Terni.

La Caritas diocesana per aiutare gli sfollati che arrivano ha attivato un fondo destinato a loro: Caritas diocesi di Terni-Narni-Amelia iban IT70Q0503414400000000002961 causale: Ucraina emergenza e futuro.

Inoltre anche le parrocchie e i centri Caritas parrocchiali sostengono con raccolte di denaro i progetti messi in campo dalla rete internazionale della Caritas.

“Non secondario è il sostegno umano e spirituale – conclude padre Stefano – Per questo, oltre alle parrocchie abbiamo contattato anche il cappellano della comunità ucraina cattolica a Terni per individuare persone ucraine, mature e preparate, che possano all’occorrenza essere chiamate a dare sostegno umano e spirituale, nella loro lingua, alle persone e ai bambini provati psicologicamente dalla guerra e dalla fuga”.

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