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Cronaca Ficulle

Bandiera a mezz’asta e meno luci accese, così il Comune di Ficulle dice “no” alla guerra

Cerimonia ufficiale per “esprimere solidarietà alle popolazioni colpite”. Il sindaco Maravalle: al popolo ucraino ci legano affetti e fratellanza che risalgono ai tempi del disastro nucleare di Chernobyl

A Ficulle la bandiera del Comune a mezz’asta e diminuzione del consumo energetico per esprimere contrarietà alla guerra in Ucraina. Nella giornata di oggi, domenica 26 febbraio, alle 11 con una cerimonia ufficiale il Comune di Ficulle, ente locale per la pace, ha esposto la propria bandiera a mezz’asta per manifestare la contrarietà alla guerra che da alcuni giorni sta interessando l’Ucraina e la propria solidarietà alle popolazioni colpite.

In particolare, attraverso questo gesto il Comune vuole “esprimere solidarietà nei confronti del popolo ucraino anche in considerazione di un rapporto che viene da lontano, che è stato rinnovato nel corso degli anni e che risale a quando tante famiglie ficullesi negli anni Novanta ospitarono bambini ucraini che avevano subito le conseguenze dei danni legati al disastro nucleare della centrale di Chernobyl”.

“Un legame di affetti e fratellanza – spiega il sindaco di Ficulle, Gianluigi Maravalle - che non lascia indifferente il nostro paese e la cittadinanza intera”.

Al gesto simbolico della bandiera a mezz’asta si affiancheranno anche iniziative simili come quella di limitare il consumo energico attraverso una razionalizzazione dell’impianto di illuminazione pubblico nel centro storico del paese.

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