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Cronaca Centro / Via Augusto Vanzetti

Rogo Ferrocart, i divieti ancora in vigore e i dettagli delle analisi. Aspettando i risultati per la diossina

Gli accertamenti di Arpa Umbria dopo l’incendio di via Vanzetti a Terni: Borgo Rivo la zona più colpita, stop a ortaggi e pascolo in un raggio di tre chilometri dal rogo

Scuole riaperte, ma alcuni divieti restano in vigore. In attesa che ulteriori esami chiariscano l’eventuale “ricaduta dei microinquinanti atmosferici” come “diossine, IPA e metalli”.

Ecco i dettagli degli accertamenti di Arpa Umbria sulle conseguenze dell’incendio che domenica pomeriggio ha colpito la Ferrocart di via Vanzetti a Terni.

Secondo i tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente, i dati di particolato atmosferico rilevato dalle centraline della rete regionale situate a Maratta, Borgo Rivo, Carrara e Le Grazie “hanno evidenziato dei picchi di Pm10 che raggiungono circa i 50 microgrammi per metro cubo per alcuni valori orari nel corso dell’incendio. Nel corso della notte tali valori sono ritornati a livelli più bassi. Il mezzo mobile, collocato nelle tarde ore della serata presso la sede del dipartimento di Terni di Arpa ha rilevato dei picchi orari di Pm10 sempre contenuti entro il valore di 50 mg/m3 fino alle tre della notte, riattestandosi poi su valori più bassi. Anche i dispositivi Air Selfie collocati nelle scuole del centro urbano hanno mostrato un andamento analogo. Il campionatore Echo Emergency, posizionato nelle immediate vicinanze dell’area interessata dal rogo ha evidenziato, in contemporaneità con l’incendio, valori di Pm10 piuttosto alti con una media pari a circa 200 mg/m3”.

Le centraline non hanno invece evidenziato significative variazioni nella concentrazione di gas (NOX, CO, SO2) rispetto ai valori delle ore precedenti, ad eccezione di un incremento del benzene nelle prime ore della notte.

Le analisi chimiche di laboratorio dovranno ora determinare la presenza di microinquinanti (diossine, IPA e metalli).

Alla luce dei risultati ottenuti, è possibile affermare che “la zona di maggior impatto è relativa al quadrante nord-est ed interessa principalmente la zona di Borgo Rivo e aree della città poste più a nord oltre ad aree del territorio poste in direzione sud-est” anche se queste ultime in “maniera minore”.

Elementi che hanno dunque portato l’amministrazione comunale a ritirare l’ordinanza relativa alla chiura delle scuole, lasciando però in vigore alcuni provvedimenti che per un’area di raggio di 3 chilometri dal luogo dell’incendio prevedono il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati, di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei, di pascolo e razzolamento degli animali da cortile e di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali.

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