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Cronaca

Incendio a Maratta, dopo il dissequestro dell'impianto Asm l’azienda studia la ripartenza

La procura toglie i sigilli al sito della municipalizzata dopo il rogo del 12 agosto scorso. Tecnici al lavoro per valutare gli interventi di ripristino totale del servizio

Dissequestrato nelle scorse ore l’impianto Asm di Maratta, dopo l’incendio del 12 agosto scorso. Questa la decisione della procura della Repubblica di Terni che è al lavoro sul rogo, grazie agli uffici di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco e dei carabinieri forestali. Nel frattempo i tecnici della municipalizzata si stanno riunendo in questi giorni per fare il punto della situazione in vista del pieno ripristino delle funzionalità del deposito, ossia ricezione dell’indifferenziato e poi selezione. 

Ad oggi infatti, visti i problemi causati dall’incendio, che da una prima ricostruzione è nato probabilmente dalle fiamme che si sono sprigionate su un nastro trasportatore per il surriscaldamento di una batteria al litio, l’impianto funziona solo parzialmente. In sostanza, il deposito adesso è pronto a ricevere l’indifferenziato, anche se non può fare selezione. Per questo, al momento i rifiuti indifferenziati vengono trasportati a Orvieto, per la selezione. 

Su questo fronte, in questi giorni i tecnici della municipalizzata stanno organizzando diversi incontri per fare il punto della situazione: sul tavolo c’è la necessità di capire come poter far ripartire l’impianto a pieno regime, e la conseguente cifra necessaria alla riparazione della parte andata distrutta. Tutte valutazione che necessitano di tempo, sicuramente di almeno un paio di mesi: anche perché le decisioni dovranno poi passare al voto del consiglio d’amministrazione e poi diventare operative, prima dell’avvio dei lavori di sistemazione della parte danneggiata dalle fiamme.     

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