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Martedì, 23 Aprile 2024
Incendi Narni

Incendio Green Asm, revocata l’ordinanza: i risultati dei rilevamenti di Arpa Umbria

I divieti erano stati imposti dopo il rogo di domenica, la decisione del sindaco di Narni a seguito degli accertamenti tecnici: diossine e metalli sotto i limiti di legge

Il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, ha revocato l’ordinanza emessa il 7 maggio scorso a seguito dell’incendio all’impianto Green Asm di Nera Montoro. La decisione è giunta a seguito dei risultati delle indagini effettuate da Arpa Umbria e Usl 2 che al termine delle analisi hanno proposto al Comune la revoca dell’atto emesso precedentemente.

I monitoraggi sono stati effettuati attraverso il posizionamento nei pressi del capannone interessato dall'incendio della centralina mobile Echo Emergency. Lo strumento consente di effettuare campionamenti dell’aria attraverso dei filtri, che poi vengono analizzati in laboratorio, per verificare la presenza e l’eventuale concentrazione con particolare riferimento a diossine, IPA e altri microinquinanti.

Sono stati due i filtri campionati: il primo ha “catturato” il particolato contenuto nell’aria dalle 7 alle 18 di domenica, in contemporanea con l’incendio; il secondo dalle 18 di domenica 7 maggio alle 10,30 di lunedì 8 maggio.

I risultati delle analisi eseguite sui due filtri dal campionatore Echo Emergency hanno escluso particolari criticità rispetto agli inquinanti ambientali generalmente correlati ad eventi di questo tipo.

In base agli accertamenti di Arpa, “sia le concentrazioni di diossine e furani che le concentrazioni di PCB diossina simile risultano al di sotto del limite di quantificazione analitico, mentre per gli IPA (con particolare attenzione alla presenza di benzo-a- pirene) la concentrazione rilevata sul primo filtro è comunque inferiore al valore obiettivo fissato dal decreto legislativo 155/2010. Allo stesso modo le concentrazioni riscontrate dei metalli (arsenico, cadmio, nichel, piombo) risultano largamente inferiori ai valori obiettivo/limite della normativa di riferimento”.

Il sindaco aveva disposto una serie di divieti, nel raggio di 3 chilometri dal centro dell’incendio, riguardanti il consumo di prodotti alimentari coltivati, la raccolta e il consumo di funghi ed erbe spontanee, il pascolo e il razzolamento di animali da cortile, l’utilizzo di foraggi e cereali conservati all’aperto.

Divieti che, appunto, a seguito delle verifiche tecniche ora sono stati rimossi.

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