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Incidenti stradali, danni e conti: ogni ternano “paga” 570 euro l’anno

Nel 2017 sono stati registrati 669 scontri che hanno prodotto 904 feriti e 13 morti. Colpa di strade colabrodo e distrazione alla guida. La mappa dei pericoli

Nella città dell’acciaio si muovono oltre 96mila veicoli: quasi 72mila automobili – in tutta la provincia circolano oltre 205mila mezzi - più di 14mila motocicli, circa 150 autobus e 7mila veicoli per il trasporto di merci. L’elenco degli incidenti stradali si allunga ogni giorno di più. Colpa di distrazione e velocità, ma anche di strade in condizioni non sempre adeguate.

Secondo le ultime rilevazioni Istat-Aci, a Terni nel 2017 si sono verificati 669 incidenti che hanno causato 904 feriti e 13 morti e hanno coinvolto circa 1.200 mezzi.  Si tratta per lo più di autovetture (oltre 850) e motocicli (circa 200), ma anche autobus, veicoli e commerciali e almeno una cinquantina di biciclette. La fascia d’età più esposta al rischio incidenti è quella compresa fra 30 e 54 anni, seguita dagli over 65 e dai giovani (18-29) per i quali l’incidentalità stradale continua drammaticamente a rappresentare una delle principali cause di morte.

Dove si rischia

Nono sono soltanto le arterie che sopportano una grande mole di traffico ad essere particolarmente soggette al rischio incidente. Nell’elenco dunque non figura soltanto la SR 209 Valnerina attraversata da oltre 8mila veicoli al giorno (di cui circa 150/200 mezzi pesanti) o ancora il collegamento tra Terni e Sant’Anatolia di Narco (1.700 veicoli al giorno con 120/150 mezzi pesanti) o il tratto ternano della E45 tra San Gemini e Terni Ovest appesantito da 15/17mila veicoli al giorno (di cui almeno mille mezzi pesanti). Così come il manto stradale disastrato non basta a giustificare i contorni di quello che resta comunque un vero e proprio bollettino di guerra. L’Automobile club d’Italia rileva infatti che il 60% degli incidenti si verifica lungo le strade urbane (con una particolare concentrazione su rettilinei ed incroci, complice la distrazione molto spesso causata dall’utilizzo di smartphone o tablet durante la guida) mentre il 60% dei decessi si verifica lungo le strade extraurbane principali a causa, in questo caso, del mancato rispetto della velocità. Infrazioni fatali che poi ricadono su tutta la collettività.

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I soldi

Gli incidenti hanno un impatto non soltanto emotivo su chi viene coinvolto. C’è infatti un costo sociale collegato ai danni materiali e sanitari che vengono prodotti dagli schianti. Secondo la relazione che accompagna l’ultimo Piano regionale dei trasporti, “i danni materiali e alle persone determinati dagli incidenti stradali umbri nel periodo 2001-2012 hanno determinato un costo sociale complessivo di 5,8 miliardi di euro (…). Il quadro complessivo, rappresentato dal costo sociale pro-capite che misura in modo ponderato morti e feriti, indica per l’Umbria un valore di 362 euro pro-capite” per una cifra complessiva che vale il 2,2% del prodotto interno lordo regionale. A livello locale, Terni paga un prezzo sensibilmente più alto rispetto alla media regionale, visto che il costo sociale dell’incidentalità si aggira attorno ai 63 milioni di euro l’anno ed ha un impatto pro-capite di circa 570 euro.

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