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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro

La protesta di mamma Leda: “Nessuna indagine sulla morte di mio figlio”

Dopo la scomparsa di Maringleno in un incidente sul lavoro, la donna torna a chiedere giustizia mostrando le foto del 25enne in un sit in davanti al tribunale

“Nessuna autopsia è stata disposta sul corpo di mio figlio: torno ad appellarmi alla procura perché si faccia qualcosa, siamo stati umiliati due volta, prima quando è morto e poi con le decisioni degli inquirenti”. Leda Dodaj, la mamma di Maringleno, il ragazzo di 25 anni che dieci anni fa ha perso la vita a seguito di un incidente sul lavoro mentre era impegnato in un cantiere a Narni scalo, torna a protestare davanti al tribunale di Terni per “chiedere giustizia”.

La donna martedì mattina ha esposto delle foto che ritraggono il corpo del figlio. “Chiedo di essere ascoltata perché dalla magistratura fino a questo momento non ho avuto risposte. Per questo mi appello al procuratore generale di Perugia affinché intervenga e si faccia finalmente chiarezza su quanto accaduto a mio figlio”. In particolare mamma Leda vuole accendere i riflettori sull’autopsia. “C’è stato un incidente sul lavoro e nessuno ha disposto l’autopsia sul corpo di mio figlio. Non lo troviamo accettabile, è incomprensibile che la magistratura non abbia voluto fare piena chiarezza sulle dinamiche. Io non so come è morto mio figlio, e per di più ci sono stati dei passaggi poco chiari anche al pronto soccorso: noi familiari siamo stati avvisati troppo tardi su quanto stesse accadendo a mio figlio”.

Sul fronte giudiziario la vicenda è passata al vaglio del tribunale con una condanna in primo grado per i datori di lavoro del giovane, mentre le indagini sul fronte dei soccorsi non sono state mai avviate. “Sono pronta ancora a far sentire la mia voce – prosegue Leda – in ogni sede: finora siamo stati truffati, anche da chi doveva difenderci e non lo ha fatto fino in fondo”  

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