Montecastrilli, tentano la truffa del finto incidente ma vengono scoperti, denunciati due cinquantenni
Spacciandosi per finti avvocati e carabinieri, i due avevano chiesto dei soldi a una coppia di anziani come cauzione per il figlio
Provano a truffare una coppia di anziani per telefono chiedendo dei soldi come cauzione per un finto incidente stradale provocato dal figlio. Sono stati invece, scoperti e denunciati dai carabinieri per truffa in concorso due cinquantenni.
Prima da finti avvocati e poi da sedicenti carabinieri, i due contattano sull’utenza telefonica fissa di casa la coppia di anziani, raccontando alle vittime che il figlio era stato trattenuto in un comando dell’Arma dopo aver provocato un incidente stradale grave e che, per evitare l’arresto, era necessario un pagamento immediato come cauzione.
Durante la seconda telefonata, però, la signora riesce a chiamare il congiunto smascherando il tentativo di truffa da parte del duo partenopeo. In seguito, una volta avvertiti, i militari dell’Arma riescono a notare vicino all’abitazione delle vittime un’autovettura con a bordo i due truffatori, pronti a entrare in azione per ritirare i soldi richiesti. Scoperti, per i due è scattata la denuncia in stato di libertà per tentata truffa in concorso.
“In questa circostanza - fanno sapere i carabinieri - la prontezza della coppia ha consentito un tempestivo intervento. Al riguardo l’Arma consiglia di diffidare sempre da richieste di denaro o beni da consegnare a sedicenti avvocati o appartenenti all’Arma atteso che, in nessun caso, sono previste cauzioni per il rilascio di persone eventualmente coinvolte in presunte attività delittuose. In caso di chiamate ricevute, è opportuno fare immediate verifiche con i propri congiunti oppure avvertire anche un vicino di casa e segnalare subito quanto sta accadendo al numero di emergenza 112. Infine, mai ricevere in casa soggetti estranei che, solitamente, si presentano nel corso delle citate chiamate come avvocati, carabinieri o presunti emissari dell’uno o degli altri”.