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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Morte di Gianluca e Flavio: "In sole tre settimane in Umbria sono stati registrati cinque decessi per abuso di sostanze"

Il vescovo di Terni Piemontese e il capo struttura della Comunità Incontro Nicolasi, si stringono attorno alle famiglie: "Piangiamo insime a loro la morte di due giovani vite".

Prosegue, incessante, il cordoglio delle istituzioni alle famiglie dei due ragazzi trovavi morti ieri mattina a Terni. A parlare è il vescovo della città, mons. Giuseppe Piemontese: “Gianluca e Flavio, due ragazzi adolescenti, 15 e 16 anni, dei nostri rioni, della nostra città, trovati morti nel proprio letto nella stessa mattinata. Non osiamo immaginare il dolore di genitori e familiari. A loro ci stringiamo in una solidale compassione per la perdita prematura di questi che sono figli loro e anche nostri. Nel bisbigliare dei capannelli di amici e curiosi - prosegue il prelato - si stigmatizza l’assurdità di queste giovani morti e la solitudine esistenziale di chi ha ancora bisogno di protezione, sostegno e accompagnamento educativo verso la vita. Tanta è la superficialità con cui, noi adulti, cattivi maestri, trattiamo materie che  affidiamo a fragili mani in nome della libertà, il cui esito spesso inesorabilmente porta al baratro".

E poi una riflessione sul ruolo e le responsabilità delle agenzie educative: "Molte volte abbiamo lamentato l’insufficienza di attenzione educativa e sociale verso le giovani generazioni; ancora più frequentemente siamo stati derisi come retrogradi quando abbiamo stigmatizzato  proposte legislative e sociali,  che sottovalutano i rischi connessi a “ragazzate”, a “modiche dosi”, ad “usi personali”, che col tempo portano a tragedie collettive. Confortiamo le mamme e i papà in lutto e per loro invochiamo la carezza di Maria Santissima Addolorata, madre di un figlio morto innocente, maestro e artefice di conforto e consolazione".

A fare eco alle parole commosse di Piemontese, ci sono le dichiarazioni di Giampaolo Nicolasi, capo struttura della sede di Molino Silla della Comunità Incontro: "Quello che è accaduto obbliga tutti noi a riflettere e a fare autocritica: non è accettabile che il messaggio della prevenzione non sia forte e chiaro, che non si riesca a trasferire ai nostri giovani la consapevolezza delle conseguenze legate all’uso di sostanze, che come nel caso dei due adolescenti possono essere estreme. La strategia adottata dalla società contemporanea necessita di un aggiustamento perché oggi più che mai è necessario parlare alle fasce d’età più indifese e più a rischio, con il loro linguaggio".

Nicolasi lancia poi un allarme: "In sole tre settimane in Umbria sono stati registrati cinque decessi per abuso di sostanze, mentre i dati diffusi dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno relativi all’Umbria, segnano l’aumento di oltre il 120% dei quantitativi di droga sequestrati in un anno a conferma che la nostra è tra le regioni italiane più a rischio. Numeri che conosciamo come Comunità e per questo chiediamo alle istituzioni e a tutte le autorità competenti di fare fronte comune sul primo punto: la prevenzione, per arginare a monte l’emergenza". E poi conclude: "occorre dare ai giovani tutti gli strumenti necessari per difendersi e tutelarsi, affiancarli nel loro percorso: la conoscenza, le informazioni sono fondamentali per riconoscere i pericoli e agire di conseguenza. Quello che è successo ieri, dimostra che quanto stiamo facendo per combattere le dipendenze, non basta. Occorre rafforzare l’azione e agire Insieme per la vita contro la droga".

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