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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Eseguita l’autopsia sul corpo del colonnello Giua, le disposizioni per i funerali

L’equipe guidata dal medico legale Mario Gabbrielli conferma l’ipotesi del suicidio, concesso il nulla osta per le esequie

La scienza conferma: suicidio. Ma le motivazioni che hanno spinto il colonnello Massimiliano Giua, 48 anni, comandante provinciale della guardia di finanza di Terni, continuano ad imprimere nella carne di famigliari e amici del militare un profondo senso di sconforto e dolore.

Nella giornata di mercoledì è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’ufficiale trovato cadavere lunedì nel primo pomeriggi a Punta Telegrafo, in cima al monte Argentario, nel Grossetano. L’equipe guidata dal medico Legale, Marco Gabbrielli dell’Università di Siena, ha confermato l’ipotesi della prima ora. Giua si è ucciso sparandosi un colpo di pistola. Il suo corpo è stato trovato da due coppie di escursionisti tedeschi. Un unico proiettile caricato sulla sua pistola di ordinanza. Gli altri – come ha scritto in uno dei tre biglietti lasciati su un sasso a poca distanza dal luogo in cui si è tolto la vita – si trovavano nel trolley nella sua camera d’albergo a Porto Santa Stefano.

Le indagini sono condotte dai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Valeria Lazzarini. Giua sarebbe salito fino a Punta Telegrafo nel primo pomeriggio. Abiti borghesi e pistola in tasca, avrebbe lasciato la sua vettura parcheggiata poco distante. La scelta del luogo non è probabilmente casuale. Da Punta Telegrafo si apre uno scorcio sulla laguna di Orbetello, sull0isola del Giglio e su quello spicchio di Tirreno che lambisce la costa d’argento. Luoghi simbolici e rimasti nel cuore del colonnello che per quattro anni ha guidato le fiamme gialle di Grosseto.

Prima di salire a Punta Telegrafo, Giua aveva incontrato amici ed ex colleghi approfittando di qualche giorno di vacanza. Nulla però, almeno sembra, lasciava immaginare un epilogo così drammatico. Tanto più che il colonnello si sarebbe dovuto sposare da qui a qualche settimana con una ragazza, maresciallo della finanza.

Gli inquirenti hanno acquisito gli altri biglietti lasciati dall’ufficiale – tre in tutto – di cui uno rivolto ai famigliare, il padre e la sorella, in cui chiederebbe scusa del gesto, e un altro indirizzato ai colleghi che nel corpo delle fiamme gialle hanno il difficile compito di fornire sostegno psicologico ai famigliari delle vittime.

L’esame autoptico chiude, di fatto, la parte istruttoria dell’indagine. Dalla procura è arrivato il nulla osta alla riconsegna del corpo dei famigliari che entro oggi dovrebbero decidere il luogo in cui verranno celebrate le esequie del militare.

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