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Cronaca

Travolto e ucciso sul Rato, la madre: “Ho il cuore a pezzi ma devo riprendermi per la mia nipotina”

Il ricordo della madre di Pierpaolo Tamè, il 33enne morto in un incidente sulla Terni-Orte che lascia la moglie e una figlia piccola: “Sono disperata, l’ho amato più di me stessa”. Disposta l’autopsia

È dilaniata dal dolore la signora Vita Lupo. E non lo nasconde, lo condivide. Un modo per esorcizzarlo ma anche per farsi coraggio, perché - come dice - c’è “una bambina di sei anni a cui pensare e devo riprendermi al più presto”.

È la madre di Pierpaolo Tamé, il 33enne di Gallese travolto e ucciso da un’auto nel pomeriggio di mercoledì 30 novembre lungo il raccordo Terni-Orte in direzione sud, nei pressi dello svincolo per la E45. Il giovane, di professione impiantista, stava tornando a casa dal lavoro quando, per un guasto al furgone, è sceso dal mezzo che è stato tamponato da un’auto che sopraggiungeva. L’impatto lo ha scaraventato il giovane sulla carreggiata opposta, dove poi è stato anche investito da una macchina in corsa, trovando così la morte.

“Fa tanto male - racconta la madre - Ho amato mio figlio più di me stessa. Sono disperata e il mio cuore è spezzato, ma c’è una bambina di sei anni a cui pensare e devo riprendermi al più presto”. Pierpaolo, oltre alla madre, alla moglie Serena sposata a Gallese appena due anni fa e a tante persone che gli volevano bene, lascia una figlia piccola.

Su Facebook la signora Vita, a poche ore dalla tragedia, ha condiviso una frase “dedicata - scrive - a mio figlio che da stasera non c’è più, ma che spero riesca a leggere il mio pensiero. Sono parole che non gli ho potuto dire e che mai potrò. La morte lascia un dolore che nessuno può curare - recita la frase - ma l'amore lascia ricordi che nessuno può cancellare".

A Gallese tutti conoscevano Pierpaolo, ricordato come una persona fidata, un grande lavoratore e molto legato alla famiglia. Famiglia intorno alla quale in tantissimi si stanno stringendo in queste ore, anche con attestati di affetto e stima.

Il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, che coordina le indagini della polizia stradale, ha disposto l’autopsia sul corpo del trentenne che quindi verrà restituito ai familiari per i funerali solo dopo gli accertamenti. “Non possiamo neppure vederlo”, si rammarica la madre Vita. La salma, infatti, è al momento sotto sequestro.

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