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Cronaca

Nuovo decreto del Governo: ecco i negozi aperti a tutti (anche senza green pass) dal 1° febbraio

Cosa cambia nei prossimi giorni: senza certificato verde si potrà fare la spesa al supermercato ma non andare dalla parrucchiera o dal barbiere. Le novità

Dal primo febbraio servirà il green pass semplice (quello che si ottiene con il risultato negativo di un tampone) anche per entrare negli uffici pubblici, alla posta, in banca e nei negozi. Ma ci sarà anche una lunga serie di attività per le quali non sarà richiesto nessun certificato, come ad esempio per fare la spesa - al supermercato o nell’alimentari sotto casa - andare in farmacia, dal medico di base o dal veterinario.

È infatti in arrivo un nuovo Dpcm del governo che verrà elaborato in base alle indicazioni che arriveranno dal comitato tecnico scientifico e alla sintesi politica delle varie posizioni dei partiti, tra “rigoristi” e “aperturisti”.

Alcune indicazioni sono già contenute nel decreto Covid varato dal Governo il 5 gennaio con nuove misure per contrastare la pandemia (lo stesso che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50). Quel decreto ha messo qualche punto fermo, ma non basta: stabilisce che fino al 31 marzo è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso di certificazione verde Covid-19 (tampone antigenico rapido o molecolare con risultato negativo) l’accesso ai “servizi alla persona” (dal 20 gennaio) e “ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali” (dal 1° febbraio) con l’esclusione di “quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.

Secondo le prime indiscrezioni non si dovrebbe procedere in base ai codici Ateco, come scrive il Sole 24 Ore. Si cercherà, invece, “di tutelare le esigenze per ambiti: alimentazione (supermercati e alimentari), sanità (farmacie, ospedali, ambulatori dei medici di base), giustizia e pubblica sicurezza (sarà possibile fare una denuncia se si è vittime di reato senza dover esibire la certificazione verde)”.

Il ministero dello sviluppo economico avrebbe chiesto di aggiungere ulteriori attività a quelle che resteranno aperte per tutti, vaccinati e non, col green pass e senza: tabacchi, edicole, librerie e negozi di giocattoli. Serve una mediazione, l’ennesima.

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La deroga riguarderà secondo la Stampa tre settori, codici Ateco o meno: quello delle esigenze alimentari, sanitarie e la giustizia. Si entrerà senza tampone in negozi alimentari, supermercati, edicole e tabaccherie. Per “esigenze sanitarie urgenti e indifferibili” si potrà entrare anche in ospedali, ambulatori, farmacie e studi dentistici. Nei palazzi di giustizia gli unici esentati saranno “i testimoni e le parti del processo”, quindi imputati e vittime dei reati. Senza green pass si può andare a esporre denuncia al commissariato o in una stazione dei carabinieri. Tutto questo fermo restando l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. Da parrucchiere, barbiere ed estetista invece si entra solo se si ha almeno il tampone negativo.

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