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Cronaca

“Obitori, stato di emergenza regionale”. Terni, donna sepolta sette mesi dopo il decesso

Ordinanza urgente del Comune per liberare tre celle frigorifere all’ospedale: “Esauriti i posti in quasi la totalità delle strutture sanitarie come a Gubbio, Perugia e Spoleto”

La data di uno dei decessi risale al 24 gennaio 2022. Ce n’è una del 4 maggio e - ironia della sorte - una al 4 giugno. Sono le tre salme, due donne e un uomo, di cui l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha chiesto a Palazzo Spada la “sepoltura urgente”.

Di una delle due donne che occupa la cella frigorifera da più tempo (sette mesi) si “prenderà carico” il marito. Le altre due salme saranno sepolte nel cimitero di Piediluco, così come disposto dall’ordinanza “contingibile ed urgente” firmata il 26 agosto dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, che impone anche agli eredi dei defunti di farsi carico delle spese che saranno sostenute per le procedure.

L’ordinanza nasce da una nota dell’azienda ospedaliera del 26 luglio scorso con cui si chiede “la sepoltura urgente” delle tre salme e dalla successiva constatazione dello “stato di capienza delle celle frigorifere nel nosocomio ternano: non ci sono più disponibilità di celle” ma anche dallo “stato di emergenza a livello regionale” dove sono “esauriti i posti liberi in quasi la totalità degli ospedali (Gubbio, Perugia - che conta 12 celle di cui una al momento fuori uso - e Spoleto).

Data la situazione, si rende necessario agire “al fine di prevenire il verificarsi di precarie condizioni igienico sanitarie che si sono venute a manifestare a causa dell’avanzato stato di decomposizione dei corpi” e “liberare le celle frigorifere per consentire l’ordinaria funzionalità, in considerazione della carenza a livello regionale delle stesse”.

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