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Cronaca

Odori nauseabondi in zona Sabbione: "Piano di mitigazione olfattiva da presentare entro il 12 ottobre”

L’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati ha replicato ad una duplice interrogazione a firma Movimento cinque stelle e Partito democratico fornendo alcuni dettagli

Una doppia interrogazione, a firma Partito democratico e Movimento cinque stelle, è stata esaminata nel corso del Question time, tenutosi nel corso della mattinata di oggi – giovedì 6 ottobre – a Palazzo Spada. Oggetto dei documenti presentati gli odori nauseabondi nella zona di Sabbione, segnalati a più riprese anche e soprattutto da singoli cittadini.

A tal proposito l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati ha fornito dei dettagli, divulgando una relazione: “La maggior parte delle segnalazioni sono relative ad odore di pesce o mangime, pertanto riconducibili al mangimificio. La problematica risulta nota e ampiamente indagata” ha esordito il vicesindaco. I sopralluoghi: “Il primo risale al marzo 2020 allorquando Arpa lo ha effettuato presso l’impianto per campionare i fumi del principale camino dello stabilimento, per la verifica del rispetto dei valori limite stabiliti nell’autorizzazione Aua. Durante il sopralluogo sono emerse delle irregolarità circa il punto di campionamento, sanzionate da Arpa e comunicate all’Autorità competente Regione Umbria per l’emissione di una diffida di adeguamento, verificato con un successivo sopralluogo nell’ottobre dello stesso anno”.

Ne conseguono ulteriori monitoraggi: “Aprile 2021 con Arpa che effettuato un campionamento dei fumi del camino principale. Il controllo analitico ha evidenziato il rispetto dei valori limite degli inquinanti stabili in autorizzazione”. Nel mese di luglio dell’anno in corso: “Un campionamento dei fumi al camino principale ed il monitoraggio analitico ha evidenziato il rispetto dei valori limite degli inquinanti stabiliti in autorizzazione. Inoltre un’ispezione presso l’impianto per la verifica del rispetto delle prescrizioni impartite con Aua con particolare riferimento alle emissioni nell’atmosfera. L’ispezione ha evidenziato alcune irregolarità, sanzionate da Arpa e comunicate all’Autorità competente”. Infine la Regione Umbria, su proposta di Arpa, ha emesso la diffida in data 12 agosto: “Con una serie di prescrizioni relative principalmente alla manutenzione dei sistemi di abbattimento e agli autocontrolli dalle emissioni. La scadenza dei termini per la regolarizzazione è fissata per il prossimo 12 di ottobre”.

Al contempo la ditta, in ottemperanza all’Aua: “Ha presentato agli Enti - marzo 2021 – una simulazione della dispersione delle emissioni odorigene sul territorio circostante. Lo studio, ritenuto carente da parte di Arpa, è stato quindi ripresentato. Si è pertanto evidenziata la necessità che la ditta metta in opera misure impiantistiche e gestionali tali da mitigare l’impatto di tali emissioni presso i recettori”. Il successivo piano di intervento per la mitigazione olfattiva: “La cui efficacia, da parte di Arpa, è stata ritenuta non sufficientemente documentata (ottobre 2021)”. Infine, lo scorso mese di settembre: “La Regione ha convocato un incontro tecnico con gli Enti e con il gestore per analizzare possibili soluzioni tecniche, all’esito del quale il gestore dovrà trasmettere entro il 12 ottobre il piano definitivo per la mitigazione olfattiva che, dopo approvazione della Regione Umbria, dovrà essere implementato nei successi quattro mesi”.

Una volta enunciata la relazione l’assessore Salvati ha ricordato che: “Trattasi di un’attività florida che ha risolto dei problemi. Serve l’impegno per far sì che continui a produrre, in modo accettabile”. A replicare Francesco Filipponi (Pd) e Federico Pasculli (Movimento cinque stelle) presenti in aula “Il problema sussiste da tre anni e non c’è soluzione che possa attenuare tale disagio” ha sottolineato l’esponente Dem. Per il capogruppo pentastellato: “Necessario riportare una giusta coesistenza dato che, in zona, sono presenti delle attività di ristorazione”.

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