rotate-mobile
Cronaca

Da Terni a Dallas, il viaggio del fucile che uccise Kennedy: sessant’anni di misteri

Il 22 novembre del 1963, il presidente degli Stati Uniti d’America viene ucciso dall’ex marine Lee Harvey Oswald con un Carcano 91 costruito nella fabbrica d’armi di viale Brin

Sono circa le 12.30 del 22 novembre del 1963. a Dallas, Texas, Stati Uniti d’America. Quando il 35esimo presidente Usa, John Fitzgerald Kennedy, viene ucciso. Secondo l’Fbi e la commissione Warren, istituita dal successore di Kennedy, Lindon Jhonson, a sparare è stato un ex marine: Lee Harvey Oswald. L’arma usata per il delitto è un Carcano 91/38. Fabbricato nella Regia fabbrica d’armi di Terni nel 1940.

La storia della carabina divenuta tristemente famosa per questo fatto di sangue che ha sconvolto il mondo è nota ai più. La vita del Carcano comincia sul finire del 1800. Precisamente, nel 1891 quando un inventore del Varesotto, Salvatore Carcano, del Corpo reale di artiglieria, progettò l’otturatore del Carcano 91 seguendo le indicazioni della commissione delle armi portatili della scuola di tiro di fanteria di Parma, collaborando alla realizzazione con il generale Parravicino dell’arsenale di Terni. Obiettivo di questo progetto era fornire un fucile di calibro più piccolo di quelli all’epoca in commercio, che avrebbe consentito alle truppe di trasportare un maggior quantitativo di munizioni.

Vanto per l’esercito italiano durante il primo conflitto mondiale, il Carcano è stato invece messo all’indice come emblema dell’inadeguatezza dell’apparato militare italiano nella seconda guerra mondiale.

carcano-2Il Carcano finito nelle mani di Oswald venne prodotto a Terni nel 1940. Lo conferma la stampigliatura dell’esagono con all’interno lo stemma dei Savoia e la scritta “Fabb.a d’armi di Terni”. Accanto era incisa il calibro (6,5), il numero di matricola (C2766) e – appunto - l’anno di costruzione, 1940. Il modello 91 è stato in produzione per circa novant’anni, uscendo poi di scena nel 1985.

L’ex marine acquistò l’arma per corrispondenza avvalendosi di una casella postale aperta il 9 novembre 1962. Il 27 gennaio 1963, usando quella casella postale, ordinò un revolver 38 Special Smith & Wesson, pagandola 29,95 dollari, che gli verrà consegnata il successivo 20 marzo. Lo stesso giorno in cui gli fu invece consegnato il Carcano, ordinato il 12 marzo e pagato 19,95 dollari. L’arma di Oswald era inserita in una partita di fucili dismessi nel 1958 dalle forze armate italiane, proprio in virtù dell’abbandono del modello da parte della polizia.

In quella tarda mattina di fine novembre, il presidente Kennedy viaggia a bordo della limousine decapottabile assieme alla moglie Jacqueline, il governatore del Texas John Connally (che resterà anche lui gravemente ferito) e la moglie di quest’ultimo, Nellie.

Il magazziniere che secondo la ricostruzione delle indagini si è trasformato in cecchino, si trova appostato in un edificio dal quale si può seguire il percorso della limousine presidenziale, il Texas School Book. Quando l’auto rallenta, si sentono gli spari. La ricostruzione ufficiale parla di tre esplosioni: due colpirono Kennedy mentre una pallottola vagante finì contro un passante. Il colpo mortale per il presidente fu quello alla gola.

Tre colpi sparati in rapidissima sequenza (tra 50 e 150 metri) che viaggiarono ad una velocità di circa 700 metri al secondo e che non lasciarono scampo al presidente Usa.

arresto lee oswald-2Nell’immediatezza dei fatti, Oswald – che lavorava come magazziniere nell’edificio di Dealey Plaza - fu fermato proprio all’interno del deposito di libri dal poliziotto Marion Baker che si era addentrato in quello stabile perché era da lì che aveva sentito provenire gli spari. Identificato, Oswald venne lasciato andare.  

Incriminato per l’omicidio di un poliziotto, Oswald fu accusato anche dell’omicidio Kennedy, rispetto al uale si è sempre dichiarato innocente.

Nel 2007, proprio presso la fabbrica d’armi di Terni, vennero eseguite delle prove balistiche per dimostrare che sul luogo dell’attentato doveva essere presente almeno un’altra persona e che i colpi sparati contro il corteo presidenziale erano almeno quattro.

Se Oswald fosse insomma da solo o meno, resta uno dei tanti interrogativi mai risolti di questa vicenda. Con lui, sicuramente c’era il Carcano costruito a Terni. Che ha così scritto il suo nome per sempre nella storia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Terni a Dallas, il viaggio del fucile che uccise Kennedy: sessant’anni di misteri

TerniToday è in caricamento