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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Meredith, Rudy Guede: “Quella notte vorrei aver fatto di più”

L'ivoriano ha presentato il suo libro a Economia Carceraria, nell'ambito di Fa' la cosa giusta, a Bastia Umbra

“Quella notte avrei voluto fare di più, andare in strada, urlare, attirare l’attenzione su di me. Avrei voluto aver chiamato l’ambulanza”. Lo dice Rudy Guede a margine della presentazione del libro che ha scritto con Pierluigi Vito, “Il beneficio del dubbio”, presentato tra le iniziative di economia carceraria, nell’ambito dell’evento “Fa’ la cosa giusta”, in svolgimento a Bastia Umbra. Rudy Guede è stato condannato e ha scontato 13 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, uccisa l’1 novembre 2007, a Perugia.

“Avevo vent’anni mi sono trovato a vivere una situazione che non si vive tutti i giorni e la mia età ha fatto sì che non mi fermassi un attimo e prendesse il sopravvento la paura che mi ha portato a comportarmi in una maniera insensata”, ha aggiunto ancora Guede che ha ricordato: “La cosa che più mi ha fatto male in tutta questa vicenda, è essere stato risucchiato nel vortice di una vicenda più grande di me e poi in un vortice giudiziario in cui mi sono visto raccontare per quello che non sono. Questo per via di come sono stato descritto e come la mia immagine è stata veicolata, senza che qualcuno andasse a verificare se quello che si diceva di me fosse stato vero o meno”.

“Sono maturato tra le mura carcerarie, avrei voluto crescere in modo diverso. Però, per quanto dolore tutto questo mi abbia lasciato dentro, mi ha dato la forza di andare avanti, di lottare e mettermi a disposizione degli altri perché dentro un istituto carcerario ho potuto scoprire la bontà altrui. Quella dei volontari, degli amici, della mia famiglia che mi sono stati sempre vicino e mi hanno fatto capire che non si è mai soli”.

“Vorrei ringraziare la famiglia Mancini, la famiglia della mia maestra. Quando parlo di famiglia penso a loro. E poi tutte le persone che mi hanno visto crescere a Perugia che tuttora mi supportano e mi danno forza, le persone che ho conosciuto a Viterbo”, ha concluso.

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