rotate-mobile
Cronaca Maratta

La banda di strozzini davanti al giudice: via agli interrogatori

Venerdì mattina gli arrestati saranno ascoltati da gip e procura. Liguori: “Non guardavano né al cuore e né al portafoglio delle persone”

Inizieranno venerdì mattina gli interrogatori di garanzia per gli arrestati nell’ambito dell’operazione Hirudo, messa in campo dalla squadra mobile della questura e dalla guardia di finanza di Terni contro una banda di usurai che operava tra Terni e Roma. In carcere sono finiti un trentunenne di Terni e un cinquantaseienne di Roma, mentre ai domiciliari si trovano una sessantacinquenne e un quarantanovenne, ternani, e un cinquantacinquenne, anche lui residente nella Capitale, fratello dell’altro romano. 

Dal gip Per gli arrestati sarà la prima occasione, dopo le misure cautelari emesse, di poter presentare la propria versione dei fatti all’autorità giudiziaria, anche in presenza dei legali difensori, tra cui Manlio Morcella, Marco Gabriele e Francesco Mattiangeli. Al termine dell’interrogatorio, il giudice poi deciderà se confermare o meno le misure e potrà prendere in considerazione eventuali istanze presentate dai difensori. 

Gli interventi “Gli arrestati - ha spiegato durante la conferenza stampa il procuratore capo di Terni Alberto Liguori - non guardavano né al cuore né al portafoglio delle persone finite vittima del sistema. Questa operazione rappresenta l’ennesima conferma di quanto il territorio sia assolutamente permeabile ad investimenti illeciti e di come, per la criminalità, l’asse Terni-Roma funzioni”. In questo ambito, il questore Bruno Failla e il comandante provinciale della guardia di finanza, Livio Petralia, hanno evidenziato la “stretta collaborazione tra i due corpi nel far emergere, in un periodo di particolare crisi per famiglie e imprese, un fenomeno così gravoso”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La banda di strozzini davanti al giudice: via agli interrogatori

TerniToday è in caricamento