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Cronaca

Carcere di Terni, operazione della polizia penitenziaria: “Scoperti alcuni telefoni cellulari ma non solo”. Scatta l’allarme

“I possessori saranno tutti denunciati penalmente. Tuttavia a quanto pare nemmeno tale inasprimento funge da deterrente per frenare questo inarrestabile proliferazione di alchimie” sottolinea Roberto Esposito del Sarap

“Un’operazione eccellente quella attuata dai poliziotti penitenziari”. Il segretario nazionale del Sarap Roberto Esposito sottolinea ciò che accaduto nella serata di martedì 12 ottobre, all’interno della casa circondariale di Terni, collocata in Vocabolo Sabbione: “Coadiuvati egregiamente dal vertice dell’istituto, nel reparto Alta Sicurezza (Criminalità Organizzata) hanno infatti portato a termine un’operazione che ha fruttato il rinvenimento di ben tre cellulari modello smartphone ed 1 micro cellulare. Inoltre una chiavetta USB e una scheda telefonica minuziosamente occultati nel portarotolo della carta igienica, all'interno delle camere di pernottamento”. Secondo Esposito: “I poliziotti penitenziari, come in tutti gli istituti del territorio nazionale, ormai lavorano prioritariamente per contrastare le mancanze di una amministrazione che non vuole risolvere il problema che regna negli istituti di pena, come quello dell’introduzione di telefoni cellulari.”

Pertanto: “I possessori saranno tutti denunciati penalmente, come previsto dagli ultimi dettati normativi. Tuttavia – sottolinea il segretario - a quanto pare nemmeno tale inasprimento funge da deterrente per frenare questo inarrestabile proliferazione di alchimie, messe in atto dai soggetti provenienti dall’esterno delle carceri”. Un fenomeno: “Sempre più allarmante per il sistema penitenziario dove, nell’ultimo periodo, il ritrovamento di cellulari e non solo (vedi caso Frosinone ndr) è più che raddoppiato. Il tutto – conclude Esposito - è stato svolto con professionalità e nel rispetto delle norme vigenti. Come organizzazione sindacale, il Sarap non può che elogiare la brillante operazione portata al termine dal personale in servizio all’istituto di Terni, meritevole senza ombra di dubbio di quel riconoscimento lodevole previsto per il personale di Polizia Penitenziaria”.

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