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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Un’udienza a settimana, venti imputati e un danno d’immagine da centomila euro: via al processo “Spada”

Si comincia il 5 giugno, Comune di Terni parte civile contro i suoi ex amministratori per l’inchiesta sugli appalti per il verde pubblico, i servizi cimiteriali e quelli turistici della cascata delle Marmore

Era il 2 maggio del 2017 quando l’ex sindaco Leopldo Di Girolamo e l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari finirono agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Spada che, coordinata dal procuratore capo della Repubblica Alberto Liguori e dal sostituto Raffaele Iannella, ipotizzava la “turbata libertà degli incanti” nella concessione degli appalti per la manutenzione del verde pubblico, per la gestione dei servizi cimiteriali e di quelli turistici della cascata delle Marmore.

Due anni e un mese dopo, il prossimo 5 giugno, l’inchiesta arriva in aula: il nuovo giudice del tribunale di Terni, Biancamaria Bertan, ha infatti calendarizzato le udienze che, da inizio giugno, si terranno una volta a settimana fino al 3 luglio per poi riprendere il 18 settembre, dopo la pausa estiva.

Nell’udienza di ieri, il Comune di Terni è stato ammesso parte civile lamentando un danno “non patrimoniale” pari a centomila euro, mentre il danno patrimoniale verrà eventualmente quantificato nel corso del processo.

Sul banco degli imputati, oltre a Di Girolamo e Bucari, sono finiti anche gli ex assessori Libero Paci, Luigi Bencivenga, Roberto Fabrini, Sandro Piermatti, Silvano Ricci, Marco Malatesta, Daniela Tedeschi, Renato Bartolini, Simone Guerra, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Cristhia Falchetti Ballerani, Francesca Malafoglia ed Emilio Giacchetti, i dirigenti comunali Renato Pierdonati e Luciano Sdogati, il funzionario Federico Nannurelli e Carlo Andreucci della coop Alis.

Una ventina anche i testimoni che verranno sentiti nel corso delle udienze in programma da giugno.

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