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Cronaca

Perquisizione in cella, spunta uno smartphone: indagini al carcere di Terni

Non solo violenze a Sabbione, il telefono cellulare era nascosto fra i vestiti ed era nella disponibilità di un detenuto del reparto di media sicurezza

Perquisizione a sorpresa dopo i diversi episodi di violenza nel carcere di Terni, dalla della di un detenuto spunta uno smartphone.

L’attività di controllo degli agenti di polizia penitenziaria ha permesso di scovare il telefono cellulare nascosto tra i vestiti e nella disponibilità di un detenuto di origini napoletane, ristretto nel reparto di media sicurezza della casa circondariale di vocabolo Sabbione.

Si tratta di attività di routine che hanno però avuto una intensificazione nelle ultime ore dati anche i diversi episodi che sono andati in scena all’interno del carcere di Terni.

L’apparecchio è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria che indaga su questo così come sugli altri ritrovamenti di mini cellulari avvenuti a Sabbione.

“Questa operazione – commenta Roberto Esposito, segretario nazionale del Sarap - conferma il senso di abnegazione del personale di polizia penitenziaria dell’istituto di Terni, che mostra di non rinunciare mai al controllo e alla repressione di condotte messe in atto dai detenuti. Grande plauso va a tutto il personale di polizia penitenziaria da parte del Sarap che, seppur sotto organico e con i numeri sempre minimi, risponde a tutte le esigenze e stimoli di sicurezza”.

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