La moglie chiede il divorzio e lui la perseguita: espulso da Terni per “pericolosità sociale”
Accompagnato ad un centro di permanenza e rimpatrio agli agenti dell’ufficio immigrazione della questura dopo avere scontato oltre tre anni di carcere a Sabbione
Arrivato in Italia nel 1998, nel 2020 aveva iniziato a perseguitare la moglie che aveva chiesto il divorzio. Ieri è stato accompagnato al centro di permanenza e rimpatrio di Brindisi dagli agenti dell’ufficio immigrazione della questura di Terni. Da qui, un cittadino macedone di 42 anni, prelevato all’uscita del carcere dove aveva appena finito di scontare una pena di tre anni e tre mesi, è stato imbarcato su un volo per il rimpatrio.
L’espulsione è stata decisa per la “pericolosità sociale” dell’uomo che, in seguito alle condotte tenute nei confronti della moglie che aveva deciso di lasciarlo, era stato posto agli arresti domiciliari. Nonostante la misura restrittiva, l’uomo aveva continuato a molestare e a minacciare di morte la donna e per questo era stato arrestato e portato in carcere.
Trascorsi più di tre anni dietro le sbarre della casa circondariale di Terni, l’uomo è stato dunque preso in custodia dai poliziotti e accompagnato a Brindisi per poi essere messo su un aereo, dando seguito così al provvedimento di espulsione.