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Cronaca

Dispersi nei boschi, raffica di allarmi: ecco il decalogo del Soccorso alpino per una passeggiata senza pericoli

Numerosi gli interventi anche nel Ternano per persone che hanno smarrito la strada del ritorno a casa. Il Sasu: l'equipaggiamento e i consigli in caso di infortunio, cosa fare”

Negli ultimi giorni sono state numerose le richieste di intervento che hanno visto impegnati vigili del fuoco e uomini del Soccorso alpino e speleologico Umbria (Sasu) per ricercare dispersi o recuperare infortunati che si erano recati a cercare funghi nei boschi.

“Spesso vi è la sottovalutazione dei luoghi dove ci si avventura oppure equipaggiamenti inadeguati o, ancora, comportamenti errati. Ecco, dunque, scivolamenti, malori per eccessivo affaticamento, perdita di orientamento”.

Dal Sasu arrivano dunque alcune indicazioni utili affinché cercare funghi sia “una piacevole attività senza trovarsi in difficoltà”.

“Innanzitutto – spiegano gli esperti del Soccorso alpino - è importante raccogliere solo funghi di cui si è certa la commestibilità e far effettuare subito il controllo dell’ispettorato micologico della Asl. I funghi devono essere consumati in buono stato di conservazione e con moderazione (sconsigliato somministrarli a bambini in età prescolare) dopo un’adeguata cottura e senza coperchio per far evaporare le tossine termolabili”.

Per quanto riguarda invece le passeggiate nei boschi, il primo suggerimento del Sasu è di “pianificare percorsi adatti alla propria età e capacità e di utilizzare scarponi da montagna con suola in vibram e non stivali di gomma”.

Importante è l’equipaggiamento: “Portare con sé un piccolo zaino contenente un kit di pronto soccorso (cerotto, disinfettante, garza sterile e benda elastica), un coltello multiuso, una pila, un maglione o felpa con buona termicità, una giacca impermeabile ed antivento, un telo termico (foglio leggero di materiale plastico alluminizzato), una pila frontale, cibo e soprattutto bevande di ristoro. Non dimenticare gel disinfettante e mascherina come previsto dalle norme anti-Covid”.

Altre accortezze: “Comunicare ai propri familiari o ad un amico l’orario in cui si esce, il percorso che si va ad intraprendere (senza poi variarlo) e l’orario di ritorno (avendo cura di avvisare dell’avvenuto rientro). Ciò per far sì che, in caso di mancato rientro, ci sarà qualcuno che potrà dare l’allarme. Sarebbe meglio uscire in compagnia (mantenendo le distanze ed utilizzando la mascherina) anche se si preferisce mantenere segreti i luoghi di raccolta: in caso di incidente ed alla conseguente impossibilità di chiamare soccorso, il compagno di ricerca diviene indispensabile”.

Sarà importante ancora “portare con sé il cellulare verificando attiva la connessione dati”.

“Se ci si smarrisse – dice il Sasu - mantenere la calma e tornare sui propri passi. In casi di infortunio o se si perde la strada, chiamare il numero unico di emergenza e urgenza tecnico sanitaria 118 e chiedere l’intervento del Soccorso alpino e speleologico”.

“Con questi semplici accorgimenti, la raccolta dei funghi sarà una piacevole esperienza libera da rischi eccessivi”.

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