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Cronaca Centro

Piscine dello Stadio, il giudice decide: la competenza è di Roma, si allungano i tempi

Il tribunale si esprime sulla riconsegna delle chiavi, intanto si profila un botta e risposta tra amministrazione e la Pds Sport & Fun

Niente attività sportive alle Piscine dello Stadio, in attesa della decisione del giudice. E il tribunale di Terni rimanda la decisione a Roma, che ha competenza per procedere. Intanto l’amministrazione comunale ha inviato in queste ore delle lettere in cui si chiedono spiegazioni in merito ad alcune questioni organizzative emerse anche durante l’ultimo sopralluogo. Una istanza a cui i subconcessionari intendono rispondere a breve. 

La decisione Nel frattempo le attività sportive all’interno della struttura restano bloccate, anche perché sulla ripresa pende la spada di Damocle del tribunale di Terni: nell’udienza di mercoledì infatti il giudice si è riservato la decisione rispetto all’istanza urgente del concessionario (il gruppo Salini) di ottenere le chiavi della struttura dal subconcessionario, la Pds Sport & Fun. Giovedì poi ecco la decisione che sposta a Roma la competenza, che deve procedere per territotorio.  

Le lettere Intanto martedì pomeriggio, i subconcessionari hanno esposto un cartello in cui si annunciava la ripresa delle attività, e quasi contemporaneamente il Comune, tramite il sopralluogo dell’assessore allo sport Elena Proietti e del dirigente Piero Giorgini, ha effettuato un sopralluogo. Proprio a seguito della visita dentro la struttura, l’amministrazione ha deciso di inviare una pec ai subconcessionari con delle richieste rispetto a delle problematiche di tipo organizzativo e logistico che sarebbero emerse proprio durante il sopralluogo. Istanze a cui la stessa Pds Sport replicherà a breve. 

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