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Cronaca

Trappola con le app di incontri, poi scatta la rapina: misure cautelari per quattro giovanissimi

Operazione dei carabinieri di Assisi: arresti domiciliari e divieto di comunicare all’esterno per gli indagati per rapina, estorsione e danneggiamento, già al centro di un’indagine della procura di Velletri

I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Assisi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia nei confronti di quattro giovani, tutti residenti a Perugia e dintorni, ritenuti responsabili di aver commesso tre rapine nella provincia di Perugia quest’inverno.

Le indagini dei militari sono iniziate a marzo, quando un giovane assisano ha sporto denuncia per una rapina durante la notte, raccontando di aver conosciuto un ragazzo su una app di incontri e di aver fissato un appuntamento in località Rivotorto di Assisi. Giunto nel luogo stabilito, era salito sulla sua auto, scoprendo però che il giovane non era solo, ma in compagnia di altri due uomini, che immediatamente, dopo averlo immobilizzato e malmenato, si erano fatti consegnare il telefono cellulare, carta prepagata e codice di accesso per poi dileguarsi dopo avergli bucato tre gomme dell’auto.

Nelle ore successive il giovane scopriva alcuni tentativi di prelievo con la sua carta prepagata non andati a buon fine in quanto il pin fornito durante l’aggressione non era corretto.

Pochi giorni dopo, anche un altro giovane aveva presentato una denuncia simile per rapina, avvenuta la stessa sera, in località Santa Maria degli Angeli. Ai carabinieri il giovane aveva raccontato che mentre si trovava ad un autolavaggio, era stato avvicinato da tre uomini che lo avevano costretto a salire sulla loro macchina e, dopo essersi fatti consegnare catenina d’oro e orologio, lo avevano condotto ad un bancomat, facendogli prelevare 400 curo, per poi allontanarsi.

Grazie alle denunce ricevute e alla visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nei luoghi indicati, i militari sono risaliti alla macchina e quindi ai presunti autori delle due rapine.

Nel corso delle indagini è inoltre emerso che uno dei tre, assieme ad un altro giovane, anche questo identificato, aveva commesso un’altra rapina con simili modalità nel mese di gennaio a Perugia.

Ricostruita la dinamica dei fatti ed acquisiti una serie di elementi probatori, la procura della Repubblica di Perugia ha chiesto al gip del tribunale di Perugia che nei confronti dei quattro soggetti fossero disposti gli arresti domiciliari. Il tribunale ha accolto la richiesta, imponendo il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi e di allontanamento senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria.

Tre dei quattro indagati erano già stati raggiunti all’inizio dell’anno dalla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla procura di Velletri per reati analoghi.

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