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Cronaca

Terni, non solo smog: “Ci sono 110 chilometri quadrati di aree interessate da inquinamento delle acque”

La proposta di Carissimi (Lega): una commissione di inchiesta regionale sulla situazione ambientale dell’area ternana e narnese. Via libera da 11 consiglieri regionali

Non di solo smog muore la conca. Perché se è vero che le polveri sottili – prodotte da traffico e inquinamento industriale – rappresentano la punta dell’inquinamento ambientale presente nella conca, esistono altri elementi di allerta che vanno (o andrebbero) approfonditi, studiati ed eliminati.

“Nel territorio ricade infatti non solo la bonifica del sito di interesse nazionale Terni-Papigno, in grave ritardo negli interventi, ma anche una qualità dell’aria con dati allarmanti visto che Terni è la città del Centro Italia con i dati peggiori, con 86 giornate di media all’anno ‘fuorilegge’ a causa degli sforamenti di PM10, fino alla difficile situazione dell’inquinamento idrico, con 110 chilometri quadrati di aree interessate da fenomeni di inquinamento delle acque, che determinano la necessità di indagare cause e effetti sulla salute”.

daniele carissimi-3Dati che il consigliere regionale Daniele Carissimi (Lega) ha messo in fila nel corso della sua carriera legale che lo ha portato ad approfondire tematiche ambientali a trecentosessanta gradi e che ora diventano la miccia da accendere per costituire una commissione di inchiesta regionale sulla situazione ambientale ternana e narnese.

Questa la proposta che l’avvocato ha ratificato e che è stata sottoscritta da altri 11 consiglieri regionali umbri. “La maggior parte dei quali – sottolinea Carissimi - peraltro residenti in aree fuori dal Ternano, con ciò sottolineando il valore del gesto di ampiezza ultralocale, i quali hanno raccolto l’iniziativa che vuole essere intestata non solo a un partito politico come la Lega, che collegialmente se ne è fatto promotore in maniera immediata e incondizionata, ma bensì vuole riconoscersi  medesimo credito anche agli altri firmatari, i  consiglieri Marco Squarta, Eleonora Pace (Fratelli d’Italia) e l’assessore Paola Agabiti (Lista Tesei), nonché a tutti quei consiglieri di minoranza che vorranno sottoscrivere o votare in futuro la richiesta”.

L’avvocato ambientale, già promotore della costituzione verde e di tante altre iniziative di sensibilità ambientale, aveva più volte parlato in campagna elettorale dell’esigenza di “un’analisi seria e attenta della situazione ambientale ternana, libera da sensazionalismi ed eccessiva emotività” perché “solo con l’ausilio dei dati certi si possono dare soluzioni consapevoli e di prospettiva”.

“Nel tempo – rileva ancora Carissimi - si sono susseguiti sul tema molteplici documenti e studi, tuttavia rivelatisi isolati e tra loro non comunicanti. Questi studi e documenti arrivano a conclusioni diverse, sì, ma spesso preoccupanti, e necessitano pertanto di una razionalizzazione necessaria per creare un punto zero.  Questo aiuterà senz’altro a evitare di gettare la popolazione in una sconfortante ansia senza speranza e a costruire invece quelle auspicate politiche di miglioramento consapevoli. I risultati degli studi sopracitati hanno sancito che il perdurante inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua non è stato privo di effetti, in quanto ha determinato nel tempo un rilevante impatto sulla salute, come rilevato anche dallo studio Sentieri, e dall’Istituto Superiore di Sanità”.

L’eccesso di mortalità generale e delle patologie tumorali sembra riconducibile alle criticità ambientali presenti nel sito. Ulteriori studi epidemiologici stanno evidenziando problematiche patologiche che necessitano di essere conosciute e valutate al fine di giungere a conclusioni univoche e in grado di collegare le cause agli effetti.

La commissione vuole espressamente essere a “costo zero”, in quanto “i firmatari rinunciano all’indennità di funzione e all’ufficio di supporto della presidenza della commissione” normalmente previsti per le altre commissioni regionali di medesimo rango. In questo modo si vuol sottolineare che l’impegno e il tempo dedicato dai futuri membri è offerto spontaneamente in ragione solo del profondo interesse pubblico sotteso all’iniziativa.

“Le promesse si mantengono - conclude Carissimi - Ho ripetuto più volte che tutto il mio sforzo passa attraverso il mio massimo contributo per il miglioramento della politica e della vita dei cittadini. Quello dell’inquinamento della conca ternana è un problema che non può più essere rimandato dovendolo affrontare con chiarezza, razionalità, programmazione, condivisione e professionalità, mettendo al bando il metodo finora adottato basato su spot propagandistici, fatti di strumentalizzazioni, colpevoli omertà, superficiali allarmismi o vigliacchi silenzi: tutti atteggiamenti che hanno pesato e tutt’ora incidono sulla serenità di decine di migliaia di residenti abbandonati alla disinformazione. Cittadini che devono sapere dove vivono e cosa respirano per poter capire come scegliere. Cittadini che hanno diritto di essere resi partecipi e destinatari di soluzioni concrete, proposte da un’azione politica mirata e coraggiosa, lontana dal consenso elettorale fine a sé stesso”.

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