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Cronaca

Regole anti Coronavirus, il calendario delle restrizioni: giro di vite per il prossimo fine settimana

Le ipotesi del Governo: zona arancione o rossa in tutta Italia per il 9 e 10 gennaio e possibilità di prorogare le restrizioni fino alla metà del mese. Allo studio anche la possibilità di un abbassamento dell’indice di contagio

Al momento c’è di sicuro che 5 e 6 gennaio l’Italia sarà tutta in zona rossa. Dopo l’Epifania, e dunque con la scadenza del decreto legge che ha regolato il periodo natalizio, sarà necessario introdurre nuove regole. Il Governo studia le prossime mosse lavorando attorno a due ipotesi principali: mantenere le misure attuali fino al 15 gennaio, oppure tornare in zona gialla il 7 e l’8 gennaio per poi passare in fascia arancione o rossa il fine settimana del 9 e del 10 quindi, sulla base del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, assegnare le zone alle regioni a partire dal lunedì seguente.

Zone che verrebbero assegnate sulla base di criteri più stringenti tant’è che il ministro della salute, Roberto Speranza, ha anticipato di avere affidato “un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell’Rt per accedere in zona rossa o arancione”. Ad oggi, l’Umbria ha un indice Rt prossimo allo 0,8 che – al momento – metterebbe al riparo da misure particolarmente restrittive. Sarà necessario però capire se e come questo indice verrà abbassato per verificare eventuali conseguenze.

In base a queste anticipazioni, è però possibile immaginare un ipotetico calendario delle restrizioni da qui ai prossimi giorni: 5 e 6 gennaio saranno gli ultimi due giorni in zona rossa per tutta Italia con negozi chiusi tranne quelli di beni di prima necessità, divieto di uscire di casa se non per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza da giustificare tramite autocertificazione, coprifuoco dalle 22 alle 5, una sola visita consentita al giorno (massimo due ospiti). Il 7 e l’8 gennaio l’Italia dovrebbe tornare in zona gialla: riapertura delle attività e di tutti i negozi (con ristoranti e bar chiusi dopo le 18), rientro a scuola al 50% degli studenti delle scuole superiori. Il 9 e il 10 gennaio l’Italia sarà in zona arancione: possibilità di spostarsi all’interno del proprio comune ma non tra un municipio e l’altro e al di fuori della propria regione, negozi aperti tranne bar e ristoranti (con asporto e consegna a domicilio), coprifuoco dalle 22 alle 5, una sola visita consentita al giorno (massimo due ospiti). A partire dall’11 gennaio tornerebbe in vigore il sistema delle zone rossa, arancione e gialla nelle regioni con l’Umbria che potrebbe finire in zona arancione, essendo a rischio assieme a Veneto, Liguria, Calabria e forse anche Lombardia, Puglia e Basilicata.

Per quelle regioni che invece evidenziano parametri di “sicurezza” potrebbe essere introdotta una nuova zona, quella bianca, che permetterebbe di riaprire musei, cinema, teatri e sale da concerto.

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