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Cronaca

Ricatti sessuali, gli chiedono i soldi e lui tenta di uccidersi: arrestati madre e figlio

Operazione dei carabinieri. Il duo, originario di Viterbo, è stato arrestato in provincia di Terni. Almeno tre le vittime, che avrebbero versato circa 25mila euro

Adescavano le vittime tramite finte relazioni sentimentali online chiedendo in cambio dei soldi, fino ad arrivare a presunte azioni giudiziarie in caso di mancato pagamento. Stamattina, in provincia di Terni, i carabinieri hanno messo agli arresti domiciliari due persone originarie di Viterbo, rispettivamente madre e figlio, per estorsione aggravata in concorso. L’indagine è partita in estate in seguito alla scomparsa, in un paese della bassa Tuscia, di un uomo di cinquant’anni, che aveva minacciato il suicidio a seguito di alcune chiamata da parte di presunti avvocati e giudici. Dopo aver ritrovato l’uomo, i carabinieri venivano a conoscenza del modus operandi di madre e figlio, che adescavano le vittime online, tramite un profilo fake, facendogli credere di aver intrecciato delle relazioni sentimentali. 

In realtà, il profilo fake veniva utilizzato dal duo madre-figlio per continue richieste di denaro, sempre più insistenti, fino alla minaccia di azioni giudiziarie per aver costretto alla prostituzione la donna immaginaria. Lo stesso modus operandi era stato rivolto, poi, ad altre vittime, con entrate indebite accertate di 25mila euro. 

La procura di Viterbo ha quindi richiesto l’emissione di un provvedimento restrittivo della libertà personale sulla base dei gravi indizi di reato emersi, cui ha concordato l’ufficio del Gip che ha emesso la misura restrittiva eseguita dai carabinieri nella data odierna.

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