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Cronaca Amelia

Ombre, sospetti e indagini: il mistero della scomparsa di Barbara Corvi

Da nove anni non si hanno più notizie della giovane mamma amerina. Il Comitato la ricorda con un appuntamento alla sala Boccarini

Un lutto, improvviso o maturato, è capace di strappare l’anima di chi lo subisce. Non avere più notizie di una persona cara, scomparsa all’improvviso e mai più tornata, può infliggere una ferita così profonda da travolgere chi viene coinvolto. Trascinandolo in un limbo dentro al quale niente, probabilmente, potrà mai essere più come prima.

Fra le circa 56mila persone scomparse in Italia dal primo gennaio del 1974 al 31 dicembre del 2017 (sono 204 gli umbri e le umbre) c’è anche Barbara Corvi. È il 27 ottobre del 2009 quando la giovane mamma amerina – due figli e 35 anni – viene avvolta dal mistero.

La ricostruzione ufficiale dei fatti dice che il marito, Roberto Lo Giudice, intorno alle 18 di quel martedì pomeriggio, la accompagna a casa nella frazione di Montecampano per poi andare dal commercialista. È stato lui l’ultimo a vederla. Poi, il buio. Indagini, sospetti, ombre. Che si appuntano soprattutto su Lo Giudice, in particolar modo quando si scoprirà – nel 2012 – che la cognata di Barbara, Angela Costantino, sarebbe stata uccisa - strangolata, secondo l’inchiesta del pm Beatrice Ronchi - da Vincenzo Lo Giudice, fratello del marito di Angela e dello stesso Roberto, da Bruno Stilo e Fortunato Prenesti, anche loro imparentati con i Lo Giudice.

L’inchiesta - il fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro di persona è stato archiviato nel 2014 dalla procura ternana - però non aiuta ad illuminare nessuno degli angoli bui della storia di Barbara. Si susseguono voci, ricostruzioni. Ma a nove anni dalla scomparsa, il mistero della sua sorte è ancora fitto.

Col tempo ad Amelia nasce il Comitato Barbara Corvi. Che anche per quest’anno, in occasione del nono anniversario dalla scomparsa di Barbara, ha organizzato un evento. Il titolo è semplice quanto drammatico: “Dov’è Barbara? Per non dimenticare. Video, parole e musica per ricordare Barbara e la sua voglia di libertà”. L’appuntamento è per il 27 ottobre dalle 17 presso la sala Boccarini. Interverranno la sociologa Sabrina Garofalo, consulente dell’osservatorio regionale sulla criminalità, e membri di Penelope Italia, l’associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse. Nel chiostro Boccarini si alterneranno immagini e musica curate da Paul Harden.

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