Chi ha ucciso Barbara Corvi? Nessuno, il caso è chiuso. Ma della donna non c’è traccia
Archiviate le accuse contro il marito della mamma di Amelia scomparsa ad ottobre del 2009 nonostante i “forti sospetti” nei confronti di Roberto Lo Giudice
Il caso Barbara Corvi è chiuso. Il giudice del tribunale di Terni, Barbara Di Giovannantonio, ha archiviato le accuse nei confronti del marito della donna scomparsa da Amelia il 27 ottobre del 2009 senza lasciare traccia. Il gip ha accolto la richiesta avanzata dalla procura della Repubblica nonostante l’opposizione avanzata dai legali della famiglia di Barbara, gli avvocati Giulio Vasaturo e Enza Rando. Esce così dall’inchiesta Roberto Lo Giudice, finito sotto indagine con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Si chiude dunque senza colpevoli la vicenda iniziata in un pomeriggio di ottobre di quattordici anni fa con il tribunale di Terni che, pur avanzando ancora “forti sospetti” nei confronti dell’uomo oggi cinquantenne, accoglie di fatto le motivazioni che portarono il Riesame a scarcerare Lo Giudice dopo l’arresto chiesto e ottenuto dal procuratore Alberto Liguori nel 2021.
A nulla è valsa la richiesta di opposizione dei legali della famiglia Corvi, anche sulla scorta delle ultime rivelazioni da parte di un pentito (il quarto) che avrebbe raccontato agli inquirenti che Barbara venne prima portata via da Amelia e poi uccisa dallo stesso marito in Calabria e infine sepolta in un luogo impervio sull’Aspromonte.
Una “pista” che non ha dato un ulteriore impulso alle indagini e che lascia comunque aperta una vicenda ancora avvolta nel mistero. Secondo il tribunale del Riesame esistevano fondati motivi per credere che Barbara si fosse allontanata volontariamente dalla sua casa di Montecampano. Ipotesi assolutamente smentita dai famigliari della donna che all’epoca dei fatti aveva 35 anni e due figli. Resta il fatto che di Barbara non si è avuta più traccia. Eppure, il caso è chiuso.