Una cittadina cinese, è stata arrestata in flagranza di reato dalla polizia di stato, per la gestione di una casa d’appuntamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’abitazione collocata in una zona semicentrale della città, inoltre, è stata posta sotto sequestro preventivo da parte degli agenti.  

Secondo la ricostruzione degli inquirenti le indagini, della seconda sezione della squadra mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica, sono scattate a seguito di alcune segnalazioni che facevano riferimento ad un via vai sospetto di uomini nel palazzo. Gli accertamenti, effettuati anche mediante annunci su siti online i quali risalivano a ragazze orientali, avrebbero confermato i sospetti. Quando gli agenti sono entrati nell’appartamento hanno trovato non solo la presunta titolare, ma anche un’altra donna di origini orientali di 42 anni e due clienti, mentre altri due sono sopraggiunti poco dopo, durante la perquisizione.

A seguito delle dichiarazioni rilasciate da clienti, italiani e di fasce di età differenti ed alcuni provenienti dalla provincia di Perugia e dagli elementi raccolti, è emerso che l’attività andava avanti da almeno un anno, con ragazze orientali che cambiavano spesso. I prezzi per le prestazioni si aggiravano dai 30 ai 70 euro, con una media di 10/15 clienti al giorno. Nell’appartamento sono stati trovati profilattici e denaro per quasi 9.000 euro, di cui 7 mila nascosti sopra un boiler in bagno e i restanti dentro la cappa della cucina. Inoltre numerosissime fotografie ritraenti donne orientali, svestite o nude, con riferimenti ad uno studio fotografico di Torino che sono state sequestrate. Al riguardo sono in corso ulteriori accertamenti.