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Cronaca Gabelletta

“Sono al supermercato e alle poste”, poi il nulla: il mistero di Silvana si infittisce

Sono quattro giorni che di Nicolina Silvana Palozzi non si hanno più tracce. Doveva andare al Superconti di Borgo Rivo, a Terni, ma non ci è mai arrivata. Il cellulare è spento dal 16 maggio. Inutili le ricerche

Il biglietto che doveva descrivere la quotidianità di Silvana è diventato il canovaccio su cui si infittisce il mistero della sua scomparsa. Giovedì mattina, 16 maggio, esce di casa nella zona di Gabelletta non prima di avere spiegato: “Sono al supermercato e alle poste”. Ma al Superconti di Borgo Rivo, dove “si reca abitualmente” non è mai arrivata. Nicolina Palozzi, detta Silvana, 73 anni, è scomparsa nel nulla. Quattro giorni di misteri.

Immediato l’allarme dei famigliari alle forze dell’ordine. Nel tardo pomeriggio scattano le ricerche dei vigli del fuoco che fino a sera setacciano il fiume Nera tra ponte Allende e la zona dello stadio. Polizia e carabinieri collaborano alle ricerche: la foto segnaletica di Silvana viene diffusa alle forze di polizia e ai mezzi di informazione.

scheda silvana palozzi chi l'ha visto-2Parallelamente, l’appello rimbalza su social network e la segnalazione arriva fino alla trasmissione televisiva di Rai 3 Chi l’ha visto. Occhi verdi e capelli castani, al momento della scomparsa indossava “un piumino leggero trapuntato lungo fino ai fianchi, un pantalone nero di cotone, scarpe nere. Porta un paio di orecchini a forma di conchiglia in oro giallo” ed aveva “con sé una borsa nera”. Tra i segni particolari, “una protesi dentaria” ed il fatto che “a causa di un problema al ginocchio, deambula aiutandosi con una stampella ortopedica, che ha con sé”.

Silvana ha con sé anche i documenti ed il telefono cellulare “che però risulta spento”. SI sposta abitualmente con i mezzi pubblici, in particolare con la linea 5.

Queste sono le certezze. Il resto è avvolto nel più fitto mistero. Inquirenti e soccorritori lavorano su tutte le ipotesi: dal malore al gesto estremo fino all’allontanamento volontario che, al momento, resta però la strada meno convincente.    

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