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Cronaca

Scuola, tre giorni di apertura e i casi tornano a crescere: in arrivo una nuova ordinanza

I dati aggiornati al 3 marzo: oltre 220 contatti in isolamento, i contagi soprattutto negli asili. C’è chi chiede di prorogare le chiusure per un’altra settimana

I numeri non sono da allarme rosso. Ma il confronto si basa su appena tre giorni e dice che – comunque – il quadro è cambiato. Con un leggero incremento dei casi, soprattutto per quel che riguarda la scuola dell’infanzia. Tenendo conto che l’ultimo aggiornamento sulla situazione del Coronavirus a scuola riguarda soltanto il Ternano visto che la provincia di Perugia – ossia, quasi tre quarti del territorio regionale – tiene le scuole chiuse ormai da quasi un mese e che soltanto lunedì scorso – 1 marzo – sono potuti tornare in classe i bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia.

E comunque, dal 28 febbraio al 3 marzo, gli alunni positivi da 12 sono diventati 19 (8 infanzia, 3 primaria, 6 medie, 1 superiori e 1 alunno contagiato sullo scuolabus), il personale positivo è passato da zero a 3 unità (1 infanzia, 1 medie e 1 superiori) per un totale di 5 cluster (+3) e 403 contatti stretti in isolamento (+221) e 15 classi in isolamento (+8). Leggera flessione per le classi in attenzione (5, -2) mentre gli alunni in attenzione passano da 152 a 160.

Nel pomeriggio di oggi potrebbero arrivare le indicazioni del comitato tecnico scientifico da declinare assieme alle eventuali decisioni che domani saranno prese dal ministero della salute in relazione al “colore” dell’Umbria. In caso di arancione rafforzato, i presidenti di Regione hanno la facoltà di disporre la chiusura delle scuole soprattutto in presenza di un tasso di contagio pari o superiore ai 250 casi ogni centomila abitanti.

Sentito dal Corriere dell’Umbria, il presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, dice:

Ho interlocuzioni continue con la Regione, che ringrazio particolarmente, perché ovviamente noi sindaci abbiamo bisogno di sapere quanto prima cosa accadrà. Auspico quindi di avere la decisione già entro domani sera (stasera, ndr) così che si possa eventualmente organizzare in caso di riapertura. Anche se non nego che molti miei colleghi primi cittadini auspicano una proroga di almeno una settimana dell’ordinanza già esistente perché la situazione ancora è troppo rischiosa.

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