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Cronaca

“Qui ci abita uno spacciatore”, la segnalazione sulla app della polizia fa scattare l’arresto del pusher

Il blitz della squadra mobile di Terni: “Questa non è casa mia”, ma gli agenti entrano con l’aiuto di un fabbro e nell’appartamento trovano cocaina e 30mila euro in contanti nascosti in uno zaino

Ecco com’è andata: su YouPol, la app della polizia di Stato, arriva una segnalazione, molto dettagliata. “In quella casa vive uno spacciatore, questo è il suo nome”. Gli agenti della squadra mobile della questura di Terni arrivano sul posto. L’indiziato rientra in casa ma di fronte al portone del palazzo nega che quello sia il suo appartamento. “Non è nemmeno le chiavi”. Gli investigatori chiamano un fabbro che apre la porta e gli agenti entrano. Dentro, oltre alla tv accesa e la spesa appena fatta nel frigo, trovano anche 130 grammi di cocaina e 30mila euro in contanti, nascosti in uno zaino. “Sono i risparmi di una vita”, si giustifica l’uomo. Ma la spiegazione non basta: arrestato e processato per direttissima, il giudice ha disposto che ogni giorno dovrà presentarsi alla polizia.

La storia inizia lo scorso 8 febbraio quando sulla app arriva la segnalazione. Nella quale si dice che il presunto pusher si sarebbe anche vantato di avere un’arma. Gli agenti della Mobile vanno sul posto, alla periferia di Terni. Vedono l’uomo, lo bloccano. Lui dice di non abitare lì, di non avere nulla a che fare con quella casa. Anche se sul citofono c’è scritto il suo nome.

I poliziotti sentono il magistrato di turno che autorizza l’intervento di un fabbro. Nel frattempo, sotto casa arriva anche l’avvocato di fiducia dell’uomo: sessant’anni, ternani, con alcuni precedenti di polizia giudiziaria.

Il fabbro termina il suo lavoro e gli investigatori entrano nell’appartamento. Non sembra disabitato, anzi. Soprattutto, dalla perquisizione emergono un paio di cose singolari. Anzitutto, 130 grammi di cocaina, in parte già confezionata. E poi il “malloppo” nascosto nello zaino. Strano, riflettono i poliziotti, che invece di tenere i risparmi di una vita in banca, l’uomo decida di tenerli nascosti in uno zaino. Per questo, droga e contanti vengono sequestrati e il sessantenne finisce in manette.

Venerdì pomeriggio, 10 febbraio, l’uomo compare davanti al giudice del tribunale di Terni: al termine dell’udienza, l’arresto è stato confermato. Inoltre, l’uomo dovrà presentarsi tutti i giorni alla polizia giudiziaria.

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