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Cronaca

Più morti e più sequestri, Terni è il cuore nero dello spaccio di droga in Umbria

In città oltre la metà dei decessi legati alle sostanze stupefacenti in Umbria e più del 60% fra hashish, cocaina ed eroina sequestrate. La relazione della direzione centrale per i servizi antidroga

Qualche settimana fa, parlando alla commissione infanzia e adolescenza del Senato, il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, aveva evidenziato come la città dell’acciaio fosse uno snodo molto “importante” per i traffici di droga. Secondo la ricostruzione del magistrato, le sostanze - stoccate a Roma – arrivano ad Orte e da qui prendono due direttrici: Orvieto per il nord Italia e Terni.

Oggi, i numeri della relazione annuale della direzione centrale per i servizi antidroga, confermano il “peso” della piazza ternana nei traffici di sostanze e le conseguenze che l’invasione dello sballo provoca. I dati – relativi al 2020 e dunque “ridimensionati” dall’emergenza Covid – dicono infatti che nella Conca sono stati maggiori le quantità di droga sequestrata e sono stati registrati più decessi per cause connesse all’uso di stupefacenti.

Operazioni antidroga

Nel 202, sono state effettuate, a livello regionale, 313 operazioni antidroga, con un incremento del 10,99% rispetto all’anno precedente. In provincia di Perugia, è stato effettuato il 65,81% delle operazioni antidroga svolte sul territorio regionale e il 34,19% a Terni. Negli ultimi dieci anni, i due picchi su base regionale sono stati registrati nel 2011, con 422, e nel 2012, con 415; quelli minimi nel 2015 e 2019, con 282, e nel 2013, con 293. Rispetto al 2019, in percentuale gli interventi di polizia sono aumentati principalmente in Molise e in Umbria.

Sostanze sequestrate

Nel 2020, in Umbria, i quantitativi di sostanze sequestrate sono aumentati dell’8,70%, passando da 166,18 kg del 2019 ai 180,64 del 2020. Sul territorio regionale è stato sequestrato lo 0,26% di tutta la cocaina sequestrata a livello nazionale, lo 0,36% dell’eroina, l’1,22% dell’hashish, lo 0,13% della marijuana, lo 0,03% delle piante di cannabis e lo 0,01% delle droghe sintetiche (confezionate in dosi/compresse).

Il sequestro quantitativamente più rilevante, pari a 90 kg di hashish, è avvenuto a Ficulle nel mese di agosto. In provincia di Terni, è stato registrato il 64,60% delle sostanze sequestrate in peso a livello regionale, il 35,40% a Perugia.

Rispetto al 2019, si rileva un incremento dei sequestri di cocaina (+806,82%) e di hashish (+303,19%), mentre si evidenzia un decremento di tutte le altre sostanze.

A fronte dei circa 180 chilogrammi complessivi di sostanze stupefacenti sequestrate (+8,7% rispetto al 2019) i sequestri di cocaina hanno avuto un “boom” di oltre l’800% passando da 3,8 a 34,4 chilogrammi, il quarto incremento più consistente d’Italia. Precipita al contrario la quantità di eroina sequestrata: da 6,7 chili del 2019 a 1,82 nel 2020. Cresce invece di oltre il 300% la quantità di hashish tolto dal mercato: sono stati 118 i chili di sostanza sequestrata, pari a +303% rispetto al 2019 (29,47 kg). La marijuana segue lo stesso trend dell’eroina: -79.76% di sequestri che passano da 126 a 25 chilogrammi. 

Persone segnalate all’autorità giudiziaria

In Umbria sono state denunciate all’autorità giudiziaria per reati sugli stupefacenti complessivamente 426 persone, delle quali 250 in stato di arresto, con un decremento del 3,62% rispetto all’anno precedente, corrispondenti all’1,36% del totale nazionale. Le denunce hanno riguardato per il 97,65% il reato di traffico/spaccio e per il restante 2,35% quello di associazione finalizzata al traffico.

In provincia di Perugia, è stato registrato il 67,84% delle segnalazioni all’autorità giudiziaria effettuate a livello regionale e il 32,16% a Terni. Nell’ultimo decennio, i valori più consistenti sono stati osservati nel 2011, con 791, e nel 2014, con 712; i dati più bassi nell’anno in esame, con 426, e nel 2013, con 432.

Stranieri

Gli stranieri coinvolti nel narcotraffico sono stati 257, dei quali 157 in stato di arresto, con un decremento del 16,29% rispetto all’anno precedente, corrispondenti al 2,52% dei segnalati a livello nazionale; è da sottolineare che in questa regione gli stranieri sono il 60,33% dei denunciati, a fronte del 32,52% della media nazionale.

Le nazionalità prevalenti sono quella albanese, tunisina, marocchina, nigeriana e gambiana.

Le denunce hanno riguardato per lil 96,50% il reato di traffico/spaccio e per il restante 3,50% quello di associazione. Nell’ultimo decennio, il valore più alto si è avuto nel 2014, con 503 denunciati, mentre quello più basso nell’anno in esame, con 257.

Minori

I minori denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati sugli stupefacenti sono stati 13, dei quali 4 in stato di arresto, corrispondenti all’1,42% dei minori segnalati a livello nazionale. Le denunce hanno riguardato esclusivamente il reato di traffico/spaccio. Fra i minori denunciati per i reati concernenti gli stupefacenti, 4 (30,77%) sono di nazionalità straniera, in particolare albanese, ecuadoregna e romena.

In questa regione, il 53,85% del totale dei minori denunciati all’A.G. ha commesso reati aventi oggetto la marijuana, il 23,08% l’hashish, il 15,38% la cocaina e il 7,69% le altre droghe.

Nell’ultimo decennio, il valore più alto è stato rilevato nel 2018, con 32, mentre il più basso nel 2013, con 5.

Decessi

In questa Regione, i casi di decessi, provocati all’abuso di sostanze stupefacenti, sono aumentati del 111,11% passando da 9 del 2019 a 19 del 2020, corrispondenti al 6,17% del totale nazionale. In provincia di Terni, è stato registrato il 52,63% degli eventi fatali riconducibili all’uso di sostanze stupefacenti e il restante 47,37% a Perugia. Nell’ultimo decennio, il valore più considerevole è stato registrato nel 2011, con 27, mentre quello più basso nel 2015, 2016 e nel 2019 con 9.

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