rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Accattonaggio molesto e parcheggiatori abusivi, la Lega vuole il pugno duro

Presentato in consiglio comunale un atto di indirizzo per chiedere al sindaco Latini un'ordinanza ad hoc che però in altre città italiane è stata dichiarata illeggittima. E in Parlamento il Carroccio vuole una legge che preveda anche il carcere

Accattonaggio molesto e parcheggiatori abusivi, la Lega vuole il pugno duro. Il consigliere comunale Emanuele Fiorini ha depositato un atto di indirizzo - firmato da altri colleghi del Carroccio Doriana Musacchi, Cristiano Ceccotti, Francesco Pocaforza, Paola Pincardini, Monia Santini, Sergio Armillei, Paolo Cicchini, Anna Maria Leonelli, Sara Francescangeli, Giulia Silvani, Devid Maggiora e Leonardo Bordoni - per chiedere al sindaco Latini di predisporre un'ordinanza che scongiuri il fenomeno dell'accattonaggio molesto e quello dei parcheggiatori abusivi, "attività che spesso nascondono situazioni ancora più gravi di racket e sfruttamento".

"L’accattonaggio - spiega Fiorini - è una vera e propria professione che sfrutta i soggetti deboli, spesso anche minori. Esistono criticità da debellare nei pressi di supermercati, bar e altri esercizi pubblici, dove si trovano persone che esercitano il mestiere di 'accompagnatore dei carrelli della spesa', insistenti nel chiedere denaro soprattutto nei confronti di donne e anziani”. Il documento punta anche ad eliminare la piaga dei parcheggiatori abusivi. “Presso il parcheggio dell’ospedale, in quello degli uffici Asl di via Bramante, al parcheggio della stazione e in altre zone – prosegue – servono interventi mirati ad assicurare l’ordine, la legalità e la sicurezza dei cittadini. La pratica di parcheggiatore abusivo, perpetrata nella maggior parte dei casi da stranieri, è accompagnata da insistenza e spesso anche da aggressioni verbali ai malcapitati automobilisti. E’ arrivato il momento di dire basta, i cittadini di Terni hanno il diritto di parcheggiare dove vogliono senza essere disturbati e di fare la spesa senza dover sborsare soldi per prendere un carrello”.

La richiesta dei consiglieri della Lega fa seguito a quanto scritto dalla Giunta nel Dup appena approvato insieme al bilancio riequilibrato e che nel capitolo "Terni sicura" invoca tolleranza zero anche verso questi fenomeni. E mentre nella vicina Viterbo l'assessore leghista Claudia Nunzi ha proposto un'ordinanza contro chi chiede e chi fa l'elemosina, in Parlamento, soltanto qualche giorno, fa è stata presentata una proposta di legge del Carroccio, firmata dal sottosegretario all'Interno Molteni, per reintrodurre nel codice penale il reato di accattonaggio molesto che era stato abrogato nel 1999. Proposta che prevede il carcere da tre a sei mesi e un'ammenda da 3 a 6mila euro per chi "mendica arrecando disturbo", pena che si inasprisce fino a un anno di reclusione e multe da 5 a 10mila euro per casi più gravi. In realtà proprio questa strada, qualora dovesse essere approvata in Parlamento, potrebbe essere lo strumento più efficace per i Comuni per contrastare un fenomeno diffuso in tutta la Penisola poiché le stesse ordinanze emesse dai sindaci in diverse città italiane in molti casi sono state ritenute illegittime. 

Come nel recente caso del Comune piemontese di Carmagnola che si è visto dichiarare illegittima dal Consiglio di Stato un'ordinanza "contingibile e urgente" contro l'accattonaggio molesto. Scrivono i giudici della prima sezione nel parere nel ricorso straordinario presentato al presidente della Repubblica.

Come è comune esperienza nelle nostre città, certamente i comportamenti dei mendicanti travalicano sovente i limiti della civile convivenza, ma è proprio i caratteri della generalità, dell’entità e della permanenza nel tempo del fenomeno che esclude la possibilità il ricorso ai poteri contingibili ed urgenti. In altri termini, le ordinanze contingibili ed urgenti non possono essere utilizzate per fronteggiare esigenze permanenti, prevedibili o comunque per regolare stabilmente un certo assetto di interessi. Tali profili devono infatti essere demandati ai regolamenti comunali ed ai relativi ordinari provvedimenti repressivi”

E aggiungono 

“… la mendicità non invasiva, di per sé, non è in alcun modo una minaccia alla tranquillità pubblica ed all’ordine pubblico, in quanto tali beni non possono dirsi seriamente posti in pericolo dalla mera questua, che si risolve cioè in una semplice richiesta di aiuto".

Insomma, il rischio che anche un'ordinanza ad hoc contro questuanti e parcheggiatori abusivi possa durare poco è reale e comunque rimanda poi alla effettiva efficacia dei provvedimenti e alla necessità di maggiori controlli. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accattonaggio molesto e parcheggiatori abusivi, la Lega vuole il pugno duro

TerniToday è in caricamento